Si torna in scena. Presentato il cartellone della stagione 2021-2022 della Sala Umberto di Roma.
Mai come quest’anno è stato scelto un claim azzeccato: “Si torna in scena!“. E in effetti c’è solo l’imbarazzo della scelta riguardo la stagione presentata la mattina alla Sala Umberto il 15 settembre. Per festeggiare degnamente i vent’anni con la direzione artistica di Alessandro Longobardi, la Sala Umberto con il suo nuovo cartellone per la stagione 2021-2022 ha calato i suoi assi, presentando, per l’appunto, una variegata scelta di spettacoli, ben 25, tutti molto interessanti, dove la quota rosa fa la sua parte.
Molti infatti sono gli spettacoli dove protagoniste sono le donne. Ne sono esempi, fra le varie pièce, quella che andrà in scena tra il 14 e il 17/10, “No Wags: Il calcio (non) è uno sport per signorine“, che vede protagoniste molte attrici, fra le quali Elda Alvigini, Barbara Ciacci, Silvia Siravo, Carlotta Piraino, Floriana Corlito; ancora, solo donne, nella commedia “Fiori d’acciaio“, tratto dall’omonimo film americano, che, per la regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, vede protagoniste Tosca D’Aquino, Rocìo Munoz Morales, Emanuela Muni, Emy Bergamo, Martina Difonte e Giulia Weber dall’8 al 22/02/22.
Dal 22 al 27/02, è la volta de “L’anello forte“, dall’omonimo testo di Nuto Revelli, con Laura Curino e Lucia Vasini; l’omaggio a Giulietta Masina, moglie di Federico Fellini, con la pièce “Giulietta” dal racconto omonimo del libro di Fellini, che vede protagonista sul palco Roberta Caronia.
Dal 14 al 16/03 Monica Nappo racconterà con “L’esperimento” le sensazioni che si provano dalla parte femminile quando un rapporto di coppia finisce; chiuderà la stagione della Sala Umberto un’altra donna, la simpatica Barbara Foria, dal 17 al 30/05, con “Volevo nascere scema! (…per non andare in guerra!)” per la regia di Claudio Insegno.
Interessanti due spettacoli che toccano la delicata situazione della giustizia, ovvero della malagiustizia: il primo apre proprio la stagione: ne è protagonista e regista Edoardo Sylos Labini: “Il sistema“, dal 21 al 25/09, tratto dall’omonimo libro di Alessandro Sallusti e Luca Palamara, che ha venduto più di 300.000 copie, suscitando un polverone nel mondo della giustizia.
Il secondo spettacolo sulla giustizia, basato su un fatto realmente accaduto in Sicilia nel 1961, andrà in scena dal 25/01 al 6/02/22: “Il caso Tandoy“, scritto e diretto da Michele Guardì, che vede protagonisti Gianluca Guidi e Giuseppe Manfridi. Tanti gli spettacoli, tra questi anche quelli dove si riderà moltissimo: è il caso di “Fiesta” dal 26/10 al 28/11, con Fabio Canino, un vero cult che dura da vent’anni, un omaggio alla carriera e alle canzoni di Raffaella Carrà; “Non ci resta che ridere“, dall’11 al 23/01, con Enzo Casertano, Francesco Procopio, Giuseppe Cantore, dove si racconta la storia di un famoso trio comico degli anni 90 che, dopo la loro divisione, si riunisce per una serie di circostanze; “Tartassati dalle tasse” dal 5 al 17/04, con Biagio Izzo.
Degni di nota anche gli spettacoli, “L’uomo, la bestia e la virtù“, di Luigi Pirandello, dal 28/09 al 10/10 con Giorgio Colangeli; “Santo Piacere 2.0” di e con Giovanni Scifoni, dal 7 al 19/12; l’omaggio per ricordare Dario Fo e Franca Rame, con “Coppia aperta quasi spalancata“, che vede protagonisti Chiara Francini e Alessandro Federico, dall’8 al 13/03.
Visto che quest’anno ricorrono i 700 anni della morte di Dante, non poteva mancare un omaggio al Poeta: dal 22/03 al 3/04, Simone Cristicchi sarà in scena con “Paradiso dalle tenebre alla luce“, dove l’attore, musicista e scrittore affronterà il poema dantesco con il suo originale poetico punto di vista.
Un interessante spettacolo dal titolo curioso ce lo propone Marco Simeoli che lo ha ideato con la regia di Antonio Grosso: dal 19 al 21/10, “Manca solo Mozart“.
Giancarlo Leone