La sera del 26 settembre scorso è andato in scena, alla Galleria Sciarra, l’ultimo degli spettacoli che il Teatro Quirino Vittorio Gassmann ha organizzato per la stagione estiva, all’interno di quel meraviglioso scrigno situato tra due nobili palazzi romani in pieno centro di Roma, sotto il Quirinale e ad un passo da Palazzo Chigi.
Trionfale serata di chiusura alla Galleria Sciarra
Si sono esibiti, in mezzo ad una marea irrefrenabile di applausi, lo chansonnier Marco Morandi e la delicata, sensibile, simpatica Claudia Campagnola entrambi con una notevole carriera alle spalle che li vede, lui, figlio d’arte ed acceso sostenitore di Rino Gaetano e lei nelle vesti di groupie di Rino Gaetano, impegnati in una tourneè per ricordare la prematura scomparsa del “cantautore” calabrese, prematuramente scomparso all’età di trent’anni a causa di un incidente stradale che, stranamente, aveva previsto, nei dettagli, in una sua canzone inedita ( La ballata di Renzo).
Claudia Campagnola e Marco Morandi alla Galleria Sciarra
Attraverso i racconti della Campagnola, che hanno incorniciato l’esibizione canora di Morandi, i due sono entrati nei dettagli della vita conosciuta di Rino Gaetano, ricordandone la voce ruvida, l’ironia ed i testi, profondi e caratteristici, delle sue canzoni, conosciuti inoltre per la denuncia sociale celata dietro veli apparentemente leggeri e disimpegnati, diffusi anche al limite delle diffamazioni, verso esponenti politici del tempo e non solo. Anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo furono più volte oggetto di contraddizioni ed, a volte, di forti censure.
Marco e Claudia hanno ricordato tutto questo in maniera delicata, accattivante, attraente interagendo tra loro nel ricordare fatti ed episodi, anche caustici, della vita travagliata del cantautore di Crotone, che, se in vita, avrebbe oggi settant’anni.
Marco Morandi e Claudia Campagnola ricordano Rino Gaetano
In particolare, hanno saputo dare vita all’intima angoscia che lo assalì’ quando dovette esibirsi sul palcoscenico di Sanremo, nel 1978, con il brano “Gianna” che fu costretto ad eseguire al posto di un’altra canzone che avrebbe preferito cantare, quel “Nuntereggae più” che, secondo alcuni, conteneva fatti e nomi a quell’epoca difficilmente proponibili al grande pubblico.
Molte le canzoni eseguite all’interno dello scenario della Galleria che, senza sfondo di palcoscenico, è apparsa stavolta ancor più attraente ed ospitale: da “Cogli la mia rosa, amore” a “Tu…forse non essenzialmente tu”, da “Aida” a “Sfiorivano le viole” passando per “Mio fratello è figlio unico”, “Ma il cielo è sempre più blu”, “A mano a mano” il curriculum musicale di Rino si è snodato nel corso della serata.
Spettacolo abilmente diretto da Toni Fornari
Lo spettacolo di chiusura della stagione estiva 2021 del Teatro Quirino, al quale sono state abbinate diverse richieste di bis da parte dell’appassionato pubblico in sala, è stato abilmente diretto da Toni Fornari. Molto apprezzata anche l’esecuzione alla chitarra dello stesso Morandi e la frizzante simpatia dell’esuberante Campagnola.
Angolo Sciarra
Inappuntabile il servizio di ristorazione da parte del ristorante “Angolo Sciarra” che è ormai acquisito il patrimonio del Teatro e che ha accompagnato tutte le serate svoltesi nell’arco di tempo tra il 5 giugno di quest’anno e la serata di chiusura.
Il prologo della stagione 2021-2022 del Quirino
In concomitanza della serata che abbiamo appena descritto è andato in scena, all’interno del Teatro Quirino, il primo degli spettacoli che costituiscono il “Prologo” del cartellone 2021/2022, le cui serate avranno inizio il prossimo 2 novembre con una commedia tratta dal romanzo di Jean Teulé “Le leggi della gravità” adattata e diretta da Gabriele Lavia.
Andrea Gentili