Si torna in scena. E’ partita la stagione 2021-2022 della Sala Umberto di Roma di Roma con un ricco cartellone. Mai come quest’anno è stato scelto un claim azzeccato: “Si torna in scena!“. E in effetti c’è solo l’imbarazzo della scelta con un cartellone così ricco di spinti interessanti.
Il ricco cartellone della Sala Umberto
Per festeggiare degnamente i vent’anni con la direzione artistica di Alessandro Longobardi, la Sala Umberto con il suo nuovo cartellone per la stagione 2021-2022 ha calato i suoi assi, presentando, per l’appunto, una variegata scelta di spettacoli, ben 25, tutti molto interessanti, dove la quota rosa fa la sua parte.
Due interessanti spettacoli sulla giustizia
Tra quelli più intriganti ne segnaliamo due che toccano la delicata situazione della giustizia, ovvero della malagiustizia. Il primo ha aperto proprio la stagione: ne è stato protagonista e regista Edoardo Sylos Labini con “Il sistema“, dal 21 al 25/09, tratto dall’omonimo libro di Alessandro Sallusti e Luca Palamara, che ha venduto più di 300.000 copie, suscitando un polverone nel mondo della giustizia.
Edoardo Sylos Labini con “Il sistema“
“Attraverso il racconto dell’ex capo dell’Anm, Palamara, ripercorro tutte le tappe principali della sua carriera – ha detto Edoardo Sylos Labini – e ho messo in luce il sistema di vasi comunicanti instaurato tra politica e magistratura negli ultimi 20 anni, che ha compromesso l’equilibrio costituzionale dell’Italia. In questo spettacolo non voglio attaccare l’indipendenza della magistratura, ma far tornare gli italiani a credere nella giustizia“.
“Il caso Tandoy“, scritto e diretto da Michele Guardì
Il secondo spettacolo sulla giustizia, basato su un fatto realmente accaduto in Sicilia nel 1961, andrà in scena dal 25/01 al 6/02/22: “Il caso Tandoy“, scritto e diretto da Michele Guardì, che vede protagonisti Gianluca Guidi e Giuseppe Manfridi.
A parlarcene è lo stesso Michele Guardì: “E’ uno degli errori giudiziari più clamorosi degli anni 60 – dice il regista a Visum – legato all’assassinio di un Commissario di Pubblica Sicurezza ucciso in pieno centro ad Agrigento mentre con la moglie stava rientrando a casa. L’indomani sarebbero dovuti partire per Roma a seguito di una promozione del Commissario. Convinto che il delitto fosse stato compiuto- sottolinea Guardì – per fermare quella partenza, il Procuratore incaricato delle indagini fa arrestare l’amante della moglie, primario dell’Ospedale Psichiatrico della città. Ma il vero motivo sarà un altro. Ovviamente non lo svelo in questa sede. Lo si vedrà a teatro“.
Manca solo Mozart ideato da Marco Simeoli
Uno spettacolo interessante dal titolo curioso, lo propone Marco Simeoli, che lo ha ideato con la regia di Antonio Grosso: in scena dal 19 al 21/10, dal titolo “Manca solo Mozart“. A spiegarlo è lo stesso Simeoli: “E’ uno spettacolo tratto da una storia vera, dove porto in scena la storia di quelli che hanno dato vita a ‘Musica Simeoli’, il negozio di famiglia, centro di tutte le attività musicali di Napoli. Situato proprio di fronte al Conservatorio San Pietro a Majella, questo luogo di cultura e fermento musicale – sottolinea l’attore – ha fatto la storia e visto la storia passargli davanti, dagli anni meravigliosi della Bella Epoque a quelli più bui della Seconda Guerra Mondiale, fino ai giorni nostri. Tutti i più grandi musicisti sono passati lì, l’unico che non c’è passato è stato Mozart, e per l’appunto, ‘Manca solo Mozart’. Speriamo che non manchi il pubblico, è importante. Uno spettacolo da vedere“.
Come si vede un cartellone ricco di spunti interessanti che invoglia a tornare a teatro!
Giancarlo Leone