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    Categories: Arte

Depero New Depero al MART

Depero New Depero al MART

Depero New Depero al MART. Al MART di Rovereto, museo nato da circa vent’anni,  finalmente c‘è una mostra dedicata a Fortunato Depero, alle sue sperimentazioni, alle sue ricerche dedicate al futurismo del quale fu artista totale, fino alla fine dei suoi giorni. La mostra al MART è curata da Nicoletta Buschero.

Depero, Grattacieli e tunnel, 1930, Mart, Fondo Depero

Depero New Depero al MART. Per comprendere l’intera vita di quest’artista basterà citare la sua frase: “Quando vivrò di quello che ho pensato ieri, incomincerò ad aver paura di chi mi copia”. Fortunato Depero. In questa frase c’è tutto il suo essere un artista futurista seriamente, secondo i dettami del vero futurismo che ha sempre considerato sullo stesso piano ogni forma d’arte: pittura, scultura, scenografia, costumistica, arti applicate, design, fumettistica, e quant’altro che l’’artista considerasse alla stessa stregua.

Il percorso della mostra è in sei sezioni

Depero, Cartellone per I Balli Plastici, 1918, Mart, Fondo Depero

Questa mostra cerca di far conoscere in 6 sezioni: Introduzione, Ricostruzioni, Eterno Depero, America, Museo, Conversazione/ Educazione, il personaggio in toto.

Nato nel 1892 nel Trentino e morto nel 1980, lasciò al Comune di Rovereto circa 3000 oggetti della sua produzione artistica, carte, materiali d’archivio e una notevole biblioteca. Questo importante lascito inerisce un artista poliedrico impegnato in varie sperimentazioni, dalla pittura alla grafica, dalla poesia alla comunicazione, sempre alla ricerca dell’arte totale. Prima dell’apertura del MART Rovereto era nota solo per Depero.

 

Depero, Martellatori, 1923 (ricostruzione 2000), Mart

 

La Casa d’Arte Fortunato Depero è entrata a far del polo museale nel centenario della nascita del futurismo, ma il MART ha sempre programmato mostre, aiutato a realizzarle nei vari luoghi e ora vuole si conosca il lavoro che ha permesso non fosse dimenticato, il grande artista futurista.

 

Esposti 200 volumi pubblicati

Depero, Pappagalli, 1917, Mart, Fondo Depero

Per la prima volta sono esposti 200 volumi pubblicati dalle opere in buxus appena restaurate, le ricostruzioni storiche, oggetti e monili di designer ai quali si sono ispirati a Depero. Dopo La sua morte la sua arte ha inciso profondamente su artisti e designer come Ettore Sottsass e Alessandro Mendini, ai quali il MART ha dedicato importanti mostre e ai nuovi futuristi come Nespolo, Lodola, Postal e Plumcake, di cui il MART ha acquistato alcune opere. E’ in particolare negli anni 80-90 del ‘900 che la sua influenza sugli artisti è maggiormente incisiva.

Nella Sezione America della mostra viene raccontata la Depero’s Futurist House dal 1920 al 1930

Depero, Bozzetto di copertina per Vanity Fair, 1929-1930, Mart, Fondo Depero

 

L’esposizione conta oggetti ricostruiti, scenografie, costumi, marionette e un arazzo contemporaneo. Il tutto, come detto, nelle sedi. Tra le ricostruzioni, le scenografie andate perdute, ci sono quelle di Balli Plastici e Le chant du rossignol che hanno avuto un grandissimo successo.

Nella sezione America tramite film e video degli ultimi vent’anni, viene raccontata l’avventura americana della Depero’s Futurist House che è durata dal 1920 al 1930, chiusa per la recessione mondiale del ’29.

 

 

Depero, Diavoletti neri e bianchi. Danza di diavoli, 1922, Mart, Fondo Depero

Esposte le foto del lascito DePero al Mart

 

Sono esposte anche per la prima volta, le foto del lascito Depero al Mart che erano state gelosamente custodite dall’artista. Celebrando Fortunato Depero, questa mostra celebra contemporaneamente il MART e il suo lavoro svolto negli anni per nn far dimenticare l’Artista.

 

 

Depero, Figura di matite (Bozzetto per costruzione pubblicitaria Uomo-matita), 1929, Mart, Fondo Depero

 

Maurizio Scudiero cura la mostra alla Casa D’arte futurista Fortunato Depero

In contemporanea nella Casa D’arte futurista Fortunato Depero l’unico museo futurista che esiste in Italia, c’è la mostra che in un certo senso può dirsi tradizionale, curata da Maurizio Scudiero, con opere iconiche che provengono da collezioni pubbliche e private, che mettono in luce il lavoro della Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero e nel contempo la Depero’s Futurist House, esistita a New York dal 1920 al 1930.

 

 

Depero, Figura di matite (Bozzetto per costruzione pubblicitaria Uomo-matita), 1929, Mart, Fondo Depero

 

 

La prima fondata nel 1910 fu centro di produzione di innumerevoli “arazzi”, in effetti tarsie di colore ancora ammirati da ogni tipo di pubblico, ma anche cartelloni pubblicitari, mobili e suppellettili.

 

 

 

 

Depero, Subway. Pagina parolibera, 1929, Mart, Fondo Depero

 

La seconda dove Depero dipinse poco a New York, ma creò arazzi, ambientazioni per ristoranti, scene e costumi per il Royal Theather, bozzetti pubblicitari e illustrazioni per le più importanti riviste d di moda e grafica. Fu il periodo nel quale l’artista creò il suo Atelier di Arte Futurista totale.

Entrambe le mostre sono visitabili sino al 13 gennaio 2022.

Savina Fermi

 

Savina Fermi: Appassionata d'arte, scrivo da sempre per diverse testate online, Sono una giornalista facente parte della 'vecchia guardia'. Non uso i Social per scelta.