Intervista a Paola Quattrini. Questa grande interprete, è in scena Teatro Manzoni di Roma, fino al 14 novembre con Paola Barale e Mauro Conte, con Slot. Visum l’ha incontrata.
“E’ una moglie infelice, falsamente allegra ma triste, che dopo tanti anni di matrimonio viene lasciata per una donna più giovane, Giada, che poi conoscerà. Le crollerà il mondo addosso”.
E così si dà al gioco, diventa quasi una malattia.
“Sì, prima può essere un piacere, ma poi diventa un’ossessione”.
“No, non sapevo nulla in materia, ma interpretando il personaggio di Alessandra – spiega Paola Quattrini a Visum – mi sono resa conto che è meglio non giocare. Il gioco può danneggiare la personalità, gli affetti, le abitudini”.
“Sì, mi concedo di volta in volta delle partite a burraco. Per questo in generale sono riuscita ad affrontare la vita e il mio lavoro al quale non rinuncerei per nessuna ragione al mondo. Mi coinvolge troppo, senza trascurare, però, gli affetti familiari”.
“E’ un ragazzo perbene e un bravissimo attore”.
E di Paola Barale, che interpreta qui Giada, che mi dice, visto che è la sua rivale in amore?
“Prima la vedo come una nemica, avendomi portato via il marito, poi diventerà alla fine un’alleata. Nella vita, invece, siamo molto amiche e complici”.
“A breve riprenderò al Teatro Alfieri di Torino Se devi dire una bugia dilla grossa, che mi vede sempre protagonista con Paola Barale, che purtroppo avevamo interrotto per via della pandemia. E poi riprenderò anche il monologo, ormai un cult, Oggi è già domani”.
Giancarlo Leone