E’ andata in scena al Teatro Quirino Vittorio Gassmann la sera del 23 novembre scorso la prima rappresentazione di un lavoro, in edizione parzialmente aggiornata, di Carlo Buccirosso del quale l’attore napoletano, è anche regista ed interprete principale: “La rottamazione di un italiano perbene”.
“La rottamazione di un italiano perbene” al Quirino. Molti i motivi ispiratori dell’opera comica ma non troppo, apparentemente concentrati sulla asfissiante pressione fiscale di Equitalia, su un più o meno onesto ristoratore che gestisce un ristorante non proprio florido di rendimento, effettivamente si incentrati sulla necessità di tenere una famiglia unita, ( ed è questa la vera morale ) per affrontare qualunque realtà, anche negativa ed estremamente complicata come quella descritta.
“La rottamazione di un italiano perbene” al teatro Quirino di Roma
Una simpatica commedia di Carlo Buccirosso dai due volti
Il valore dell’unione della famiglia al centro della pièce
Di tono diverso, appare il secondo tempo. A parere di chi scrive, è un tantino lezioso e troppo particolareggiato per un lavoro che dovrebbe apparire soltanto divertente e sostanzialmente dimostrativo, del valore dell’unione della famiglia. Vero leit motiv dell’opera di Buccirosso.
Quanto alle interpretazioni, perfette, inutile evidenziare il valore del bravo Buccirosso che si cala nel personaggio dell’ossessionato, in maniera consona alla necessità di esprimere i suoi affetti, i suoi dolori ed anche le sue, malgrado tutto, speranze.
Convincenti anche tutti gli altri interpreti. A partire da Donatella De Felice (la moglie del ristoratore sepolto dalle cartelle esattoriali) ad Elvira Zingone (la figlia della coppia) che si cala nella componente “aggregante” della famiglia, insieme al fratello (Giordano Bassetti) fino agli interessati cognati Fiorella Zullo e Peppe Miale.
Bravi tutti gli attori in scena
Ultima notazione è per la suocera di Alberto, Clementina, ossessivo funzionario dell’Agenzia delle Entrate che non vuole in nessun modo aiutare il ristoratore, oggetto di una incredibile quantità di sequestri, da parte dell’ufficio al quale appartiene, che con la sua figura simpatica ed assolutamente caratteristica, è oggetto del desiderio omicida del ristoratore suo genero.
Un gradevole lavoro da vedere
In sostanza, un lavoro gradevole e bello da vedere che a nostro parere, potrebbe essere reso più snello, da qualche ritocco alla sceneggiatura e qualche taglio alla recitazione.
Andrea Gentili