A Venezia al SPARC* Spazio Arte Contemporanea in Campo Santo Stefano 2828a, sino al 9 gennaio 2022, c’è la mostra del fotografo d’arte Massimiliano Camellini con una serie di 20 scatti di foto in bianco e nero, che sono il lavoro che identifica questo artista. E’ curata da Manuele De Leonardis e Andrea Tinterri. Ingrasso libero.
Massimiliano Camellini ha scelto di affrontare il tema del viaggio come desiderio importante di scoperta, in chiave metaforica, che è soprattutto desiderio di comprendere la vita che si vive a bordo delle navi cargo, guardanido oltre la superficie del mare e cercando il visibile attraverso l’oblò, la direzione della meta che non è solo geografica. Il fascino da cui egli stesso è ammaliato, oscilla tra il senso di libertà, e l’esorcizzare la paura per l’ignoto, ricordandosi dell’opera Novecento di Alessandro Baricco, che Giuseppe Tornatore trasformerà nel film La leggenda del pianista sull’oceano, dove il pianista, predilige l’oceano alla terra ferma, in quanto proiettata verso il tema della scoperta.
La stessa tematica che lega i luoghi e gli spazi architettonici fisici e mentali, è mostrata tramite immagini di oggetti comuni, come l’orologio del corridoio, il binocolo, la lavatrice, gli attrezzi per gli esercizi fisici, il timone, il quadro comandi, gli apparecchi elettronica che raffigurano la vita che si svolge all’interno della nave.
Uno spazio architettonico progettato per adattarsi ad una nuova organizzazione, e uno spazio che contiene i simboli di tante appartenenze culturali, che condividono lo stesso viaggio. Questo è espresso tramite le foto di tanti passaporti, su una stessa scrivania.
Lo spazio che ospita questa mostra, è perfettamente adatto a questo progetto. Infatti SPARC nasce da una da una antica abitazione privata, con un affaccio panoramico sui canali, e sulla storia della navigazione dell’antica repubblica marinara.
Un omaggio alla storia della città, che Massimiliano Camellini ha realizzato con una piccola serie di immagini all’interno dello stesso spazio espositivo, che ritraggono un arredo propriamente “ navale”, di cui è portatore. Immagini che sono esposte e che sono una specie di “mostra nella mostra”.
Questo progetto espositivo è dotato di catalogo bilingue edito da Gretas Books (2017) e contiene i testi di Andrea Tinterri(critico fotografico), Fabio Dei (antropologo), Donatello Bellomo (scrittore), realizzato con il patrocinio del Comune di Venezia, Regione Liguria, Comune di Genova, Capitolo italiano della Royal photography Society, Laboratorio dci Storia Marittima e Navale, DAFIST ( Dipartimento di Antichità, Filosofia Storia) –Musei del Mare e delle Migrazioni di Genova, e il DOC SAI- Archivio fotografico Comune di Genova.
Al di là dell’acqua prima di Venezia è stato esposta a Parma, a Genova, a Londra, a Perth in Australia. Massimiliano Camellini (Venezia 1964) vive e lavora tra Reggio Emilia e Milano. Dagli anni Novanta si avvicina alla fotografia di ricerca ed nel 2001, si dedica a eventi espositivi di progetti editoriali.
Le sue foto sono nei più importanti musei del mondo come Museum of Fine Art di Houston, Collezione Maramotti Reggio Emilia, Galerie Municipale du Château D’Eau, Toulouse, Musée du Strasburgo, Museum Photography Seul, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino.
Anna Camia