Tango Macondo, il venditore di metafore al Quirino

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Tango Macondo, il venditore di metafore al Quirino con Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura e PierPaolo Vacca. Un bellissimo racconto onirico in musica. 

Tango Macondo, il venditore di metafore al QuirinoGabriel Garcia Marquez immaginava un paese, Macondo, all’interno del suo universo fatto di sogni (e fors’anche di speranze) all’interno del quale, tra deliri e siti geografici noti e meno noti, Matoforu, un barbaricino venditore di metafore, nello specifico di “storie per grandi e piccini, mille storie in una sola, tutto il mondo in punta di parola” che ha l’abitudine di arrivare in una qualunque piazza della sua Barbagia, e raccontare cercando di comunicare con una società divenuta ormai preda della globalizzazione e dei social, e nell’ottica di disseppellire i sentimenti per prepararci a morire cristianamente.

TAngo Macondo:un bellissimo racconto onirico in musica

 

Matoforu, al secolo Agapitu Vasoleddu, con le sue storie intende inoltre lasciare ai posteri, una eredità a coloro che vogliono veramente ascoltarle ed all’interno delle quali fa apparire, discretamente, un personaggio femminile: Angelina Bosocciu, la sua Musa e cantatrice.

 

La storia di Matoforu è tratta dal romanzo di Salvatore Niffoi

La storia di Matoforu è tratta dal romanzo di Salvatore Niffoi che crede nel sacro e nella fede, proprio come il protagonista di questo “bellissimo  Tango Macondo” di Giorgio Gallione che uno dei jazzisti più conosciuti del panorama italiano, Paolo Fresu, sta portando in tournee in Italia dopo aver esordito al Teatro Stabile di Bolzano, con uno spettacolo dedicato a Chet Baker.

Tango Macondo con Paolo Fresu 

Ma c’è dell’altro: lo stesso Fresu, sardo tra i più sardi, mamuthones ad honorem essendo stato insignito dell’omonima onorificenza, ispirandosi ad un altro romanzo, “L’uomo che volle essere Péron”, riporta una leggenda secondo la quale un altro mamuthones scomparso misteriosamente, sarebbe poi sbarcato in Argentina diventando il generale Peron.

Un viaggio “ai confini tra il delirio e la geografia”

Questa è una delle tante storie raccontate in musica sulle tavole del teatro Quirino dal 7 al 12 dicembre da Fresu, che è autore delle musiche eseguite dal vivo con l’ausilio di Daniele di Bonaventura e Pierpaolo Vacca. Il musicista sardo suona meravigliosamente la sua celebre tromba ed il flicorno, facendone risaltare il timbro caldo e pastoso, mentre Daniele di Bonaventura si esibisce al bandoneon, strumenti questi che idealmente collegano la Sardegna con l’Argentina: l’organetto sardo classico invece è suonato dal bravissimo Pierpaolo Vacca.

La tromba di Paolo Fresu

Alla tromba di Fresu è affidato l’incarico di fungere da ponte tra le due sponde del mare che divide la Sardegna all’Argentina. Con Paolo Fresu, sul palcoscenico a fondere il legame tra l’immaginario paese di Macondo ed il tango argentino, Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi, accompagnati da danzatori del calibro di Luca Alberti, Alice Pan, Valentina Squarzoni e Francesca Zaccaria.

 

 

Tutti riescono perfettamente nell’intento di rendere l’idea del “sogno” perseguito dal “venditore di metafore”. Un sogno epico carico di suggestioni che le coreografie di Giovanni di Cicco, ben riescono a far penetrare nell’animo dello spettatore.

Andrea Gentili

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