Le Troiane di Euripide al Teatro Quirino. Va in scena in questo teatro, questa famosa tragedia con una grande Elisabetta Pozzi.
Le Troiane di Euripide al Teatro Quirino. Va in scena in questo teatro, questa famosa tragedia con una grande Elisabetta Pozzi.
Il profondo rapporto tra essere umano e destino, lutto e compianto, legami familiari: sono questi i temi della tragedia che Euripide scrisse nel 415 a.C. per rappresentare il dramma della città di Troia distrutta nel corso della guerra dl Peloponneso. Rapporto che ai nostri tempi, viene accostato ai drammi che la nostra civiltà sta vivendo, con un riferimento anche agli ultimi due anni di pandemia, che ci affliggono.
Le Troiane di Euripide al Teatro Quirino
Lo spettacolo che tiene il cartellone del Teatro Quirino dal 18 al 23 gennaio, appare allo spettatore come un inno alla speranza, un incentivo a reagire parlando all’uomo, con la recitazione straordinariamente rappresentativa del dolore che Elisabetta Pozzi riesce ad esprimere, sia pure su un palcoscenico di genere minimalista.
Le Troiane con una strepitosa Elisabetta Pozzi
La Pozzi ha una eccezionale forza espressiva che riesce a far comprendere allo spettatore, quanto grave sia il rapporto tra fatti umani che si verificano, e dolore misto a smarrimento, per coloro che, uscendo dalla gravità di tali fatti, riescono a sopravvivere, restando comunque alla ricerca di un perché i fatti siano accaduti.
Tutti gli attori in scena, oltre alla Pozzi, sanno sapientemente trasmettere al pubblico in sala il senso, anche positivo, del dolore. Dolore ostentato, che è vissuto con un eccezionale senso della dignità.
La regia delle Troiane è di Alessandro Chiodi
L’ansia delle donne di conoscere il loro destino, dopo i fatti di Troia descritta da Angela Demattè, che ha adattato la tragedia euripidea per questa rappresentazione portata in scena dal Centro Teatrale Bresciano con la regia di Alessandro Chiodi, è descritta e recitata, con una passione intensa ma sempre misurata, tanto dalla brava Pozzi che dal suo contraltare Graziano Piazza ( interprete dell’ambiguo Taltibio di Euripide ).
Molto apprezzabili gli accostamenti di Federica Fracassi che interpreta una Cassandra estremamente rabbiosa nelle sue predizioni e di Valentina Bartolo nella parte di Andromaca, ai fatti del mondo di oggi. Mentre originale, appare la figura di Alessia Spinelli nella parte della bella Elena, che recita un monologo davanti ad una webcam, consentendo il mezzo l’accostamento tra l’epoca di Euripide e quella attuale.
La rappresentazione in scena è Centro Teatrale Bresciano
Anzi, il video appare, inoltre, quale protagonista della serie di cori che, recitati da figure femminili proiettate sullo sfondo, evidenziano il collegamento in forma moderna del risorgere dei rapporti umani per il rafforzamento del contatto sociale, dopo le brutte esperienze che hanno colpito e colpiscono questa nostra davvero incredibile, disgraziata epoca.
Lo spettacolo è degno di essere visto e vissuto
Per la intensità delle singole recitazioni, per l’accostamento di fatti accaduti duemilacinquecento anni fa, per l’utilizzo di mezzi moderni per la rappresentazione dei fatti narrati, lo spettacolo appare assolutamente degno di essere visto e vissuto.
Andrea Gentili