Al Teatro Parioli di Roma, fino al 27 marzo, è in scena lo spettacolo, interpretato e diretto da Lina Sastri, Eduardo mio, che vede la grande attrice omaggiare Eduardo De Filippo.
Al Teatro Parioli di Roma, fino al 27 marzo, è in scena lo spettacolo, interpretato e diretto da Lina Sastri, Eduardo mio, che vede la grande attrice omaggiare Eduardo De Filippo, con il quale ha recitato e vissuto belle esperienze attoriali.
Eduardo mio Teatro Parioli – recensione
Eduardo mio è uno spettacolo in parole, musica e poesia dove l’attrice-autrice e interprete racconta il grande drammaturgo, a più di 120 anni dalla nascita. Un omaggio sentito e appassionato ad Eduardo De Filippo, di chi l’ha conosciuto, ha lavorato con lui e che dallo stesso maestro è stata apprezzata, rimproverata e incoraggiata. Non è niente di storico. E’ un bilancio-omaggio della conoscenza che la Sastri ha avuto con lui, del vissuto artistico che per un tratto o per sua fortuna ha condiviso con Eduardo. Non è un resoconto logico, ma una ricostruzione a braccio, con tante citazioni molto precise.
Lina Sastri
Poi affronta il ricordo di un altro spettacolo, Gli esami non finiscono mai, dove ha interpretato Bonaria che impersonò per una sostituzione, la giovane donna del popolo di cui s’innamora il borghese protagonista sposato, che interpretava Eduardo, costretto a lasciarla per via della propria moglie: è una ragazza con infanzia degradata, dotata di un’indole incline solo al bene, senza la durezza di Filumena.
Eduardo mio Teatro Parioli – Il ricordo di Eduardo di Lina Sastri
Parlando di Eduardo, Lina Sastri lo ricorda così: “Era un uomo solo, con molte responsabilità e infiniti pesi, nonché ricco di insegnamenti artistici che si traducevano in esempi e fatti più che in parole. In questo spettacolo porto in scena un pezzo di cuore, su Eduardo è stato scritto e detto tutto, io racconto di lui quello che so, quello che ho vissuto quando ho avuto la fortuna e il grande privilegio di conoscerlo, da giovanissima”.
E continua: “Negli anni in me è emerso il ricordo vivo di lui, i silenzi, le pause, la voce, il rigore, la sensibilità, la grande lezione di teatro e di vita che mi ha donato e, con il racconto, ogni tanto arriva qualche citazione del suo teatro e della sua poesia, insieme alla musica napoletana, che ci accompagna in questo viaggio. Eduardo mio perché racconto il mio Eduardo, quello che appartiene ai miei ricordi e alla mia vita di artista e di donna. Con sincero affetto e umiltà di allieva”.
Uno spettacolo imperdibile questo Eduardo mio, che ci ha trasmesso emozione e commozione. Da vedere. Grande Lina Sastri, signora del palcoscenico, e grande Eduardo De Filippo, rimasto nei nostri cuori.
Giancarlo Leone