Con il titolo KLIMT L’uomo, l’artista e il suo mondo recentemente, si è aperta a Piacenza alla Galleria Ricci Oddi una grande mostra dedicata a Gustav Klimt, il portabandiera della Secessione Viennese.
KLIMT L’uomo l’artista e il suo mondo a Piacenza
KLIMT L’uomo, l’artista e il suo mondo a Piacenza. La grande mostra dedicata a Justav Klimt conta oltre 160 opere che danno la possibilità di conoscere la sua opera e le sue collaborazioni. Dipinti, grafica, sculture, manufatti, che provengono da 20 prestigiose raccolte tra cui il Belvedere, la Klimt Foundation di Vienna, Ca’Pesaro Galleria Internazionale di Venezia, Il Lentos Museo di Linz, Il Tiroler Museum di Innsbruck, il Wien Museum ed altri.
Mostra curata da Gabriella Belli e Elena Pontiggia
La mostra è curata da Gabriella Belli e Elena Pontiggia con il coordinamento scientifico di Lucia Pini direttrice della Galleria Ricci Oddi e la collaborazione di Valerio Terraioli e Alerssandra Tiddia, celebra il rientro in sede dell’opera Ritratto di Signora (1916-17) di Gustav Klimt prestato per la mostra romana, che nulla ha nulla ha a che vedere con questa. Opera fortunosamente ritrovata nel 2019.
KLIMT L’uomo l’artista e il suo mondo – percorso espositivo
Il percorso espositivo inizia nel clima del simbolismo europeo, partendo dalla Secessione Viennese fondata da Klimt con altri 17 Artisti, nel 1897 in segno di protestaverso l’arte ufficiale.
Il Ritratto di Joseph Penbaur del 1890, introduce a opere come di Signora con mantello e cappello su fondo rosso del 1898, Signora davanti al camino 1898, Le amiche del 1917, il Ritratto di Amalie Zuckerlandl, Il Ritratto di Signora in bianco del 1919. Si può dire che sia stata la stagione d’oro di Gustav Klimt. Una sezione particolare della rassegna è dedicata al Ritratto di Signora, e alle sue avventurose vicende.
Il mondo della Wiener Werkstatte e dei Laboratori dì Arte decorativa fondati da Joseph Hofmann è documentato tramite argenti, vetri, ceramiche. Sono esposti inoltre i Manifesti della Secessione tra cui quello di Klimt con l’opera Teseo e il Minotauro del 1896, nelle due versioni, quella normale e quella censurata, che all’epoca destò molto scalpore. Una scelta di disegni di Schiele e Kokoschka, ricorda la più giovane generazioni di artisti austriaci, che da Klimt prende l’avvio.
In mostra una serie di opere di artisti italiani
Il percorso è arricchito anche da una serie di opere di artisti italiani che si sono ispirati a Klmt come il Sogno del Melograno del 1912 di Felice Casorati, la scultura di Adolfo Wildt Cavaliere di anima gentile del 1922, e il cliclo de Le mille e una notte di Vittorio Zecchin del 1922.
La mostra si chiude, con il Fregio di Beethoven del 1901, lasciando così al visitatore una grande suggestione.
KLIMT L’uomo l’artista e il suo mondo – Comitato scientifico di alto valore
Klimt l’uomo, l’artista e il suo mondo è promossa dal Comune di Piacenza, dalla Galleria Ricci Oddi, XNL Piacenza contemporanea, e dalla Regione Emilia Romagna, dalla Fondazione Piacenza e Vigevano, dalla Camera di Commercio e dal Crédit Agricole e altri, con il supporto di Art Project. L’esposizione è realizzata e prodotta da Arthemisia.
La mostra si avvale di un Comitato Scientifico di alto valore, composto da: Gabriella Belli, Ferdinando Mazzocca, Elisabetta Barisoni, Eva Di Stefano, Lucia Pini, Elena Pontiggia, Franz Smola, ValerioTerraroli, Alessandra Tiddia e Sandra Tretter. Il Catologo è edito da Skira.
Savina Fermi