Gerardo Goldwasser: arte alla Biennale 2022 per l’Uruguay. Il Ministero dell’Istruzione e della Cultura attraverso la Direzione Nazionale di Cultura e il suo Istituto Nazionale delle Arti Visive, presenta insieme al Ministero degli Affari Esteri dell’Uruguay alla 59° edizione della Biennale, sino al 27 novembre 2022, il progetto Persona di Gerardo Goldwasser e la curatela di Pablo Uribe e Laura Malosetti Costa.
Gerardo Goldwasser: arte alla Biennale 2022 per l’Uruguay
L’Istituto Nazionale delle Arti Visive ha proposto un bando di concorso che aveva per tema “Il Latte dei sogni”, tematica che ha proposto in generale la Curatrice di tutta la 59.ma Biennale Internazionale di Venezia per chi voleva aderire.
L’artista vincitore, come detto, è stato Gerardo Goldwasser che ha proposto una riflessione che ha messo in scena un aspetto tanto essenziale quanto complesso della realtà umana. Il modo di coprire ed esporre i corpi, di disciplinarli e di distinguerli. Cioè il modo di entrare in scena in ogni momento della sua vita.
Persona di Gerardo Goldwasser alla Biennale Arte 2022
L’etimologia del concetto sui riferisce al teatro classico; il suo primo significato è stato quello della “maschera d’attore”. Goldwasser nelle sue opere propone una tensione tra individuo e spersonalizzazione normativa in una linea di riflessione legata alla sartoria: come mestiere, come disegno soggetto a regole precise. Il tutto legato alla memoria e al trauma della sua storia familiare.
Il suo lavoro si sviluppa a partire da un manuale di sartoria tedesco del nonno, sarto ebreo, che riuscì a salvarsi dal campo di Buchenwald, arrivando così in Uruguay.
Elemento chiave della sua proposta artistica è la totale assenza di colore. Le tonnellate di stoffa nera, nelle bobine da taglio, le file di maniche, i cartamodelli, appaiono come un nero incubo, che dialoga con Il latte dei sogni immaginato da Leonora Carrington.
Persona di Gerardo Goldwasser, invita a fare la storia
Persona di Gerardo Goldwasser, invita a fare la storia. Incoraggia a guardare in modo critico il presente, e a immaginare nuovi modi di essere persona, in un futuro minacciato dalle nuove tecnologie omologanti e distruttive.
Anna Camia