Intervista con Debora Caprioglio. E’ in scena fino al 15 maggio, al Teatro Quirino di Roma, la divertente e brillante commedia di Gianni Clementi, Buoni da morire, per la regia di Emilio Solfrizzi che vede protagonisti l’attrice veneziana, con Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti. Visum ha intervistato Debora Caprioglio.
Intervista con Debora Caprioglio
E’ in scena fino al 15 maggio, al Teatro Quirino di Roma, la divertente e brillante commedia di Gianni Clementi, Buoni da morire, che vede protagonisti Debora Caprioglio, Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti. Visum ha intervistato Debora Caprioglio.
Debora, parliamo del suo personaggio, Barbara, protagonista di Buoni da morire
“Barbara è una donna un pò infelice, alla ricerca di emozioni perché la vita ricca di grandi viaggi e di cose belle con il marito non la soddisfa più. Lo ha sposato perché benestante e il loro matrimonio – sottolinea la Caprioglio – non è certo di grande amore e lei si porta dietro tutto ciò. Fino all’arrivo di Ivano, il barbone che era un loro compagno di liceo e di cui si era innamorata. Una storia d’amore mai nata – dice – che apre varie problematiche a vite che non sono andate come avrebbero dovuto andare. E la grande sfida è stata quella di andare a cercare tutte le sfaccettature di questo personaggio ricco di emozioni“.
Intervista con Debora Caprioglio
Cos’è che l’ha colpita in particolare in questa commedia?
“Quello che mi ha colpito molto nelle tematiche della commedia è proprio il fatto di come sia difficile che le persone cambino anche di fronte a un caso eclatante. E un altro fatto che fa riflettere è l’indifferenza nel pensare che situazioni come quelle di persone che vivono per strada siano considerate ‘normali’ mentre normali non lo sono proprio. Un fondo amaro, un aspetto che mi ha toccato molto“.
Debora secondo lei dopo quasi due anni di fermo, causa pandemia, il pubblico ha voglia di tornare a teatro?
“Sì, il teatro è un luogo sicuro. Certo il momento non è dei più facili per chi lavora in teatro, dietro le quinte, ma dobbiamo crederci. Dobbiamo tenere duro, il pubblico ha voglia di tornare a teatro e anche se la situazione è disagiata, si può continuare a farlo“.
Giancarlo Leone