Intervista con Claudia Campagnola. Nella splendida cornice della Galleria Sciarra a Roma, dove si svolge la Rassegna teatrale Il Quirino in Galleria, secondo appuntamento con il teatro. Va in scena questa volta Parola di Wurlitzer, di Paolo Logli, che vede protagonista la collaudata coppia Marco Morandi – Claudia Campagnola. Visum ha intervistato l’attrice Claudia Campagnola.
Visum ha intervistato l’attrice Claudia Campagnola.
“Parola di Wurlitzer è una nuova idea geniale di Paolo Logli, un’anteprima nazionale che mi vede nei panni di Wurlitzer… chi è Wurlitzer ? Un Jukebox…. ma femmina, perché chi l’ha detto che i jukebox sono tutti maschi??? il mio vero nome è 1050 ma a tutti gli amici ho detto di chiamarmi Betty e di cognome Wurlitzer….suona bene no?”
“Betty racconta la storia dalla sua nascita, quando l’hanno costruita fino al momento in cui è diventata “vintage”….e lo fa passando in rassegna e raccontando la nostra storia, musicale, ma anche degli usi e costumi di ogni periodo anni 40, anni 50, anni 60, 70, 80… Marco ovviamente sarà l’emozione della canzone che Betty ogni volta evoca”.
In realtà tu e Marco dovevate presentare in questa Rassegna un altro spettacolo intitolato ‘Domani si recital’. Cosa vi ha fatto cambiare idea?
Sei una giovane attrice, ma dovendo fare un bilancio della tua carriera artistica sei contenta di ciò che hai fatto finora?
Fra i personaggi che hai interpretato fino ad adesso, ce n’è qualcuno che ti è rimasto dentro, a cui sei rimasta affezionata?
Oggi viviamo in tempi di reality, social. Parteciperesti ad un reality se te lo proponessero?
“Mai dire mai, sono fatalista, ovviamente ragionerei sul progetto da fare, ma di solito è il cuore che mi indica la strada, arriva prima il suo battito, se batte forte è per forza si !”
Un tuo pregio e un tuo difetto
So che ti aspetta una prossima stagione abbastanza felice ed impegnativa. Ne vogliamo parlare?
“Siiiiiiiiiii ! debutterò a novembre con una meravigliosa produzione de La Pirandelliana, sarò Mollie Ralston, in “ Trappola per Topi” con la regia di Giorgio Gallione , con Lodo Guenzi e una compagnia di attori bravissimi. Gireremo l’Italia fino a Marzo. Non vedo l’ora”.
Giancarlo Leone