La stagione 2022-2023 della Sala Umberto

La stagione 2022-2023 della  Sala Umberto. E’ stata presentata la nuova stagione 2022-2023  di questo teatro. Tanti i nomi in cartellone con Giampiero Ingrassia, Enzo Iacchetti, Vittoria Belvedere, Gianmarco Tognazzi, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo. 

La stagione 2022-2023 della Sala Umberto

E’ stata presentata la nuova stagione 2022-2023 del Teatro Sala Umberto. Tanti i nomi in cartellone con Giampiero Ingrassia, Enzo Iacchetti, Vittoria Belvedere, Gianmarco Tognazzi, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo.

Il primo spettacolo, dal 27 settembre al 2 ottobre, sarà Immacolata Concezione, da un’idea di Federica Carruba Toscano, della Compagnia Vucciria Teatro.

Giampiero Ingrassia è Faust

A seguire, dal 4 al 16 ottobre, Stefano Reali presenta Dottor Faust, la ricerca dell’eterna giovinezza, scritto e diretto dallo stesso Reali, che vede come protagonista Giampiero Ingrassia nel ruolo di Faust.

Dal 18 al 30 ottobre, Far finta di essere sani di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, adattamento e regia di Emilio Russo con Andrea Mirò, Enrico Ballardini e Musicadaripostiglio. Lo spettacolo è sulla vita in musica, attraverso il ricordo delle gesta tragi-comiche di Giorgio Gaber.

Dal 1 al 13 novembre, Alessandro Gassmann riadatterà il famoso film con Jack Nicholson, Qualcuno volò sul nido del cuculo, di Dale Wasserman dall’omonimo film di Ken Kesey con Daniele Russo e altri 11 attori.

Dal 15 novembre al 4 dicembre, andrà in scena A che servono questi quattrini, di Armando Curcio con Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Luciano Saltarelli, Chiara Baffi e Fabrizio La Marca, per la regia di Andrea Renzi. Dal 6 al 30 dicembre, Francesca Inaudi e Giovanni Scifoni saranno i protagonisti di Beginning. L’amore che non ti aspetti, di David Eldridge per la regia di Simone Toni.

Il 2023 si apre con La cantata dei Pastori

Il 2023 si aprirà, dal 3 al 15 gennaio, con la nuovissima edizione de La cantata dei pastori, che vedrà protagonista Peppe Barra con Lalla Esposito per la regia di Lamberto Lambertini.

Dal 17 al 29 gennaio saranno in scena gli Oblivion che, diretti da Giorgio Gallione, daranno vita allo spettacolo Oblivion Rhapsody.

Dal 31 gennaio al 12 febbraio, Maddalena Crippa e Alessandro Averone saranno i protagonisti con altri 4 attori del dramma di Harold Pinter, Il compleanno (The birthday party) per la regia di Peter Stein.

Debutterà il giorno di San Valentino e fino al 26 febbraio, Bloccati dalla neve, traduzione e adattamento di Enrico Maria Lamanna e Marioletta Bideri, con Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere, per la regia dello stesso Lamanna.

Dal 28 febbraio al 5 marzo spazio a Festen – Il gioco della verità di Thomas Vinterberg, Mogens Rukov & BO Hr Hansen, adattamento teatrale di David Eldridge con Danilo Nigrelli e Irene Ivaldi.

Dal 7 al 12 marzo, Gioele Dix sarà protagonista de La casa dietro il vento, un omaggio a Dino Buzzati, con Valentina Cardinali.

A seguire, dal 14 al 19 marzo, ritroveremo in teatro Cochi Ponzoni

A seguire, dal 14 al 19 marzo, ritroveremo in teatro Cochi Ponzoni che, con Matteo Taranto, sarà protagonista de Le ferite del vento di Juan Carlos Rubio per la regia di Alessio Pizzech.

Non poteva mancare un altro classico: dal 21 marzo al 6 aprile, Il giardino dei ciliegi di Anton Cechov per la regia di Rosario Lisma, con Milvia Marigliano, Dalilas Reas, Eleonora Giovanardi, Tano Mongelli e Giovanni Franzoni.

Immancabile Il giardino dei ciliegi

Senz’altro da vedere sarà questo curioso spettacolo che vedrà protagonisti, dall’11 al 23 aprile, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, I due papi, di Anthony McCarten, traduzione di Edoardo Erba per la regia di Giancarlo Nicoletti.

Dal 25 al 30 aprile, Nello Mascia, Andrea Renzi e Lorenzo Scalzo saranno i protagonisti di The Red Lion di Patrick Marber per la regia di Marcello Cotugno.

La chiusura della stagione della Sala Umberto

A chiudere la stagione, dal 2 al 7 maggio, L’onesto fantasma, drammaturgia e regia di Edoardo Erba, dedicato all’attore Bruno Armando, con Gianmarco Tognazzi, Renato Marchetti e Fausto Maria Sciarappa.

Giancarlo Leone