La Vita Dolce al MART di Rovereto

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Alex Katz, Woods, 2004, Collezione privata, Modena, Courtesy Alex Katz Studio

Con il titolo Alex Katz la Vita Dolce. Da un’Idea di Vittorio Sgarbi, il MART di Rovereto sino al 18 settembre 2022, presenta la mostra dedicata ad uno dei più importanti artisti americani viventi, Alex Katz nell’anno a lui dedicato il 2022. E’ curata da Denis Isaia

La Vita Dolce al MART di Rovereto

La Vita Dolce al MART di Rovereto
Alex Katz, Woods, 2004, Collezione privata, Modena, Courtesy Alex Katz Studio

La Vita Dolce è un a mostra che il MART dedica ad uno degli artisti americani viventi Alex Katz con opere della maturità dell’artista dagli anni Novanta ad oggi prestate da Collezionisti italiani e svizzeri.

Si inserisce tra le mostre monografiche a lui dedicate da importanti musei come quella del Guggenheim Museum di New York di agosto 2022, quella della Fondazione Thissen-Bornemisza di Madrid e questa del MART di Rovereto. Altre mostre sono in programma  alla Thimoty Gallery di Londra al Colby College Museum Art nel Maine.

 

La Vita Dolce al MART di Rovereto da un’idea di Vittorio Sgarbi

Alex Katz, Song, 2003, Collezione privata, Modena, Courtesy Alex Katz Studio

Nato a New York nel 1927 Alex Katz avrà anche mostre all’Albertina di Vienna e Poetry Foundation di Chicago. La carriera di Katz è universale con 250  mostre personali e 500 collettive in settant’anni di attività. In Europa la conoscenza della sua opere era riservata a pochi, poi è aumentata a partire gli anni Novanta.

 

Alex Katz, Kirsten in chair, 2006, Collezione privata, Modena

In Italia ha esposto a Modena nella Galleria di Emilio Mazzoleni a cura di Achille Bonito Oliva, dove il gallerista ha spinto i suoi collezionisti ad acquistare le sue opere. Negli anni successivi Monica De Cardenas ha proposto con convinzione ai suoi clienti le opere di Alex Katz. Sarà però la mostra della Galleria londinese di Charles Saatchi che rappresenta la sua consacrazione in Europa.

 

Alex Katz, Emma, 2015, Private Collection Switzerland

Nel 1990 c’è la mostra nella Galleria Civica di Trento allora curata da Vittoria Coen in collaborazione con la De Cardenas e in seguito quella della Fondazione Bevilacqua La  Masa a Venezia, curata da Angela Vettese.  Nel 2001 la seconda mostra a Modena da Mazzoli, e la più importante quella del MARCA di Catanzaro diretto da Aberto Friz.

La Vita Dolce al MART di Rovereto- oltre 40 opere in mostra 

Alex Katz, Libby, 1991, Mart, Deposito collezione privata

Dopo, queste esposizioni italiane hanno una battuta d’arresto, mentre nel resto di Europa Alfred Katz ha un successo clamoroso, a Londra, a Vienna, Parigi, ed è presente nelle maggiori collezioni pubbliche e private.

A circa vent’anni dalla prima mostra italiana è ora il MART di Rovereto questa importante retrospettiva. coinvolge Ennio Mazzoli, Alberto Fritz, e la De Cardenas che tutt’ora rappresenta Katz in Italia.

 

 

Alex Katz, After hours, 1993, Collezione Mastrotto

Con oltre 40 grandi opere si costruisce un percorso a colori, un percorso che tratta i grandi temi di Alex Katz ossia il Ritratto e il Paesaggio. In mostra anche una serie di nudi oltre ad alcuni schetch, nonché un video di un film realizzato dal regista Ranuccio Sodi per la tv, e mai andato in onda.

L’esposizione sottolinea la lontananza di Katz da tutti i movimenti di avanguardia e mette in luce la poesia della vita e dei luoghi del cuore.

Alex Katz, Grey Bow, 1989, Collezione privata, Modena, Courtesy Alex Katz Studio

La mostra è corredata da una catalogo edito da Sagep Editori con testo di Vittorio Sgarbi Presidente del MART e con i contributi di coloro che hanno curato le varie mostre italiane. Completa l’opera una intervista del marzo 1997 del curatore inglese David Sylvester.

Lo stile d Alex Katx rielabora i momenti della cultura di massa della società americana

Alex Katz, Dark brown hat, 2002, Collezione Ferrari Galassi

Lo stile d Alex Katx rielabora i momenti della cultura di massa della società americana, della televisione, della pubblicità, e delle inquadrature del cinema. Nel medesimo tempo si appropria del minimalismo spogliandolo da tutte le durezze ideologiche, soffermandosi sui caratteri formali che definiscono il gusto collettivo, in ultima analisi al rapporto con ciò che ci circonda.

 

Alex Katz, Rebecca, 1999, Collezione Ferrari Galassi

La sua opera è una felice sintesi di tutti i movimenti del ‘900. Sin dagli esordi si differenzia dall’espressionismo astratto di De Kooning e Pollock, non è interessato all’arte pop se non per le dimensioni delle sue tele, non amando i barattoli di pomodoro, nè le foto delle artiste, e così via. Inoltre, come nelle pittura astratta di puro colore di Rothko, sfrutta la forza delle campiture estese e uniformi.

 

La sua opera è una felice sintesi di tutti i movimenti del ‘900

locandina della mostra

 

Alex Katz dipinge solo ciò che ben conosce , New York, il suo adorato Maine, i parenti e gli amici e soprattutto la moglie Ada, protagonista di oltre 200 opere.

Anna Camia

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