Intervista a Luigi de Magistris autore di Attraverso Napoli edita da Marotta & Cafiero .In 85 fotografie e 51 aneddoti, l’ex sindaco racconta 10 anni di sindacatura a Napoli, tra rivoluzioni e liberazioni, successi e traguardi, lacrime e sorrisi, il libro regala il quadro di una Napoli vitale e orgogliosa, forte delle sue lotte e dei suoi personaggi iconici.
Intervista a Luigi de Magistris autore di Attraverso Napoli
Luigi, nella prefazione Valeria Parrella definisce il tuo libro un’autobiografia in cui sei protagonista in parte. Il libro oltre a raccogliere aneddoti legati alla tua sindacatura è anche un tuo racconto di formazione attraverso Napoli?
“Napoli ti forma, ti educa, ti insegna, ti dona. Napoli è un laboratorio politico, sociale ed umano unico”.
Sei stato un sindaco di strada e il popolo è stato il tuo partito. Per resistere agli attacchi dal 2014 ti “sei giocato anche l’ultimo frammento di cuore” come diceva Che Guevara. E’ stato il popolo napoletano a darti la forza di resistere anche quando sei stato osteggiato e quasi “costretto” a mollare?
“Ho avuto all’opposizione tutti i grandi partiti, ho subito bombardamenti mediatici e cariche di artiglieria pesante di proiettili istituzionali. Il popolo è stato il mio scudo, non ho mai perso la connessione sentimentale con la gente. Senza di loro non avrei retto, sono stati la carica umana della mia forza”.
Attraverso Napoli di Luigi de Magistris edito da Marotta&Cafiero
Con “Un pazzo per Napoli” inizia il tuo racconto della tua scelta di fare il sindaco della tua città. Quanta passione e quanta pazzia accompagnano le tue scelte?
“Passione infinita e la follia di chi non fa calcoli di opportunità ed opportunismo”.
85 foto e 51 aneddoti e un editore giovane. Sono spesso i giovani e i bambini i protagonisti dei tuoi momenti più importanti?
“Senza i giovani non avrei vinto le due elezioni, hanno partecipato alla rivoluzione per dieci anni, i bambini sono stati la grande bellezza di questi anni, i migliori consiglieri e i più bei momenti di sindacatura sono stati gli incontri con loro”.
La Napoli dei beni comuni
Da sindaco hai applicato più volte la costituzione e sei stato accusato di aver violato la Legge. Perché nel nostro paese è difficile applicare la costituzione?
“Perché la Costituzione è rivoluzionaria. Perché la Carta Costituzionale vuole uguaglianza, fratellanza, libertà, giustizia sociale ed ambientale, sviluppo, progresso, sanità e scuola pubblica. Applicare la Costituzione significa sconfiggere il sistema che vuole la dissoluzione della Costituzione nata dalla resistenza al nazifascismo e che non vuole suicidarsi”.
La tua è stata una rivoluzione di Beni Comuni, da dove sei partito? Casa è stato il progetto Napoli autonoma?
“Prima città italiana dei beni comuni, dall’acqua pubblica realizzata, alla fruizione collettiva dei luoghi privati e pubblici abbandonati, dalla partecipazione del popolo alla più grande opera di rigenerazione urbana dal basso. Napoli, autonoma significa non al guinzaglio del sistema e autonoma di determinare il proprio destino, con propria capacità di governare”.
Attraverso Napoli:85 fotografie e 51 aneddoti di Luigi de Magistris
La musica ti ha sempre accompagnato. La tua idea di esplosione culturale parte dalla delibera sulla liberalizzazione degli artisti di strada. La musica crea socialità e allontana la criminalità?
“La musica e la cultura in generale, sono la principale arma di riscatto di una comunità. L’occupazione degli spazi con la cultura, favoriscono liberazione da ogni forma di oppressione. Con la cultura si è creata armonia, prodotto lavoro, si è mossa l’economia, ridotta la criminalità”.
Cristina Marra