Le due sorelle ai Solisti del teatro. Il prossimo 4 settembre si concluderà ai Giardini della Filarmonica di Roma, questa Rassegna giunta alla XXVIII edizione. Domenica prossima andrà in scena lo spettacolo Le due Sorelle, di Alberto Bassetti, con Laura Lattuada e Sarah Biacchi, per la regia di Pino Strabioli.
Le due sorelle ai Solisti del teatro
In attesa di un improbabile autobus, due sorelle, Susanna e Francesca, meditano sul loro futuro di attrici che hanno visto fallire la propria piccola compagnia teatrale. Tornate a casa, le due donne riflettono sulla loro esistenza, ripercorrendo le strade che le hanno condotte sulle tavole del palcoscenico. Una strana e delicata opera da camera.
Le due sorelle ai Solisti di Alberto Bassetti
Subito uno pensa che il titolo alluda ad una parodia sintetica delle Tre sorelle di Cechov. Invece ci si accorge che le due donne in scena alludono sì (soprattutto Francesca, la sorella minore) a qualche battuta di quel capolavoro, ma senza richiami ad altre atmosfere dell’autore russo. Ma di fatto ciò che s’instaura e si celebra, è un dialogo grottesco e infantile ricordando Beckett su un tema di oggi, l’usura, che porta alle estreme conseguenze le avidità già inserite nella grande prosa del primo ‘900.
Le due sorelle con Laura Lattuada e Sarah Biacchi
Le due sorelle nasce dall’esigenza di intervenire, nell’ambito della scrittura, sulla situazione drammatica della precarietà, venuta in questo periodo così prepotentemente alla ribalta. La scommessa è stata quella di parlarne in modo non cronachistico, ma apparentemente delicato senza minimalismo.
Le due sorelle per la regia di Pino Strabioli
Una commedia fatta di personaggi piccoli e comuni, sensibili e fragili, non a caso due attrici, persone che già vivono una posizione precaria per costituzione. Una pièce fatta di spostamenti fisici e soprattutto mentali, adesioni caratteriali ed emotive a situazioni drammatiche o comiche, felici o disperate.
Ciò a cui assistiamo potrebbe essere un gioco, dettato dal carattere menzognero di una delle due sorelle, una situazione estrema, scaturita dall’amore e dall’ingenuità di Susanna, da cui sembra possibile uscire con il più devastante dei rimedi. Francesca, la sorella così diversa da lei, molto ricettiva, accetta con spirito cechoviano questo triste destino o davvero crede, che non si tratti di un ennesimo scherzo della melodrammatica Susanna? A ciascuno la propria personale risposta.
Le due sorelle: il tema della precarietà
Questa commedia è un tentativo di parlare “controcorrente” di un argomento spinoso, di cui sembra troppo facile parlarne dolorosamente. Se la drammaticità arriverà allo spettatore, anche tra battute e situazioni capaci di far sorridere, allora il risultato sarà stato quello desiderato.
Giancarlo Leone