Un the per due al teatro Quirino. Caterina Casini e Marilù Prati interpretano al teatro Quirino di Roma, due donne, famose alla pari ed altrettanto alla pari intensamente dotate di ironia, ma anche di forti capacità critiche, tali da averle portate entrambe al ruolo di protagoniste dell’arte contemporanea e non solo. Si tratta di Peggy Guggenheim e Palma Bucarelli, protagoniste della pièce.
Un tè per due al teatro Quirino
Il regista di questo affascinante lavoro, Francesco Suriano, su scene di Maria Teresa Padula, dispone in palcoscenico le due donne che dialogano intorno ad un tavolo sul quale troneggia una teiera dalla quale attingono sia Peggy (Guggheneim) che Palma ( (Bucarelli) guardandosi non proprio di buon occhio.
Entrambe con aria vagamente sospettosa mostrando l’una all’altra di non interessarsi reciprocamente, ma certamente pronte ad aggredire l’amica – nemica con la quale ha attraversato un lungo periodo della loro storia, prima che la loro amicizia collaborativa si disfacesse.
Un tè per due al teatro Quirino: Peggy Guggenheim e Palma Bucarelli a confronto
Dietro al salottino una quinta teatrale a fare da sfondo da cui scaturiscono le immagini delle donne, le due Gallerie che sono diventate anche le loro abitazioni: Palazzo Venier a Venezia e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma, oltre a due cornici “dorate” che le due attrici girano e rigirano tra le loro mani, come se attraverso vedessero le opere scelte per le loro mostre, e due cornette telefoniche che esse due donne afferrano “per non comunicare”. Ciò perché spesso le loro conversazioni, sono delle vere e proprie partite a scacchi, in cui non sempre vince chi ci si aspetta.
Un tè per due al teatro Quirino: il racconto di due donne affascinanti
Da questo “quadro” parte il racconto di due affascinanti e geniali donne che hanno costruito e deciso le sorti dell’arte contemporanea negli Stati Uniti e in Italia.
Il momento dialogante è cristallizzato al 1948, quando le due donne si incontrarono per la prima volta, e da esso si dipana una sorta di flusso di memoria dell’una verso l’altra, a conoscersi e a capire cosa divideva e cosa invece univa, due menti raffinate e certamente all’avanguardia del mondo contemporaneo.
All’interno di questo spettacolo che riesce anche a guardare all’aspetto ironico della vicenda, Peggy e Palma si confrontano, si combattono, si stimano, riescono a essere anche complici e incredibilmente molti tratti della loro vita si somigliano, facendo si che dal loro dialogare, si evince il comune carattere ironico e nel contempo malinconico, in cui usciranno momenti basilari della storia dell’arte contemporanea.
Un tè per due al teatro Quirino: il confronto di due donne fondamentali per l’arte contemporanea
Molti i riferimenti alle loro vite personali che hanno impregnato, in quanto generatrici di un’epoca d’oro, quella della cultura dell’arte del Novecento all’interno della quale si sono formati artisti come Fontana, Kandisky, Pollock, Argan, Rothko, Monelli, Beckett, Duchamp, Cocteau e molti altri, che hanno accompagnato le due Monuments Womans, nella nella loro florida e affascinante vita.
Andrea Gentili