Il mercante di Venezia al Quirino. In scena in questo teatro, fino al 6 novembre, Franco Branciaroli che interpreta il ruolo di Shylock, nella celebre opera di Shakespeare.
Il mercante di Venezia al Quirino
Il mercante di Venezia al Quirino. Che Shakespeare rappresenti un periodo di passaggio dalla società medievale al mondo moderno, è universalmente riconosciuto e che questo lavoro di cui è interprete principale un potente Franco Branciaroli, rappresenti una delle vette della moderna interpretazione della lussuria, dell’egoismo umano, dell’avidità, é vero altrettanto.
E’ in scena al Teatro Quirino la versione del dramma del più importante scrittore, poeta e drammaturgo inglese. “ Il mercante di Venezia”, tradotta da Masolino D’Amico e diretta da un accorto Paolo Valerio.
Il mercante di Venezia al Quirino con Franco Branciaroli nel ruolo di Shylock
Il regista, che utilizza la originale scenografia creata da Marta Crisolini Malatesta esprime una versione molto adattata alla nostra epoca, e che pone senza ombra di dubbio in evidenza, tutti i difetti dell’essere umano, le cui caratteristiche intrinseche sembrano non cambiare, specialmente quando esse sono praticamente gestite dal dio denaro.
Shylock ed Antonio sono due esseri paralleli e contrari tra loro
Shylock ed Antonio sono due esseri paralleli e contrari tra loro, il primo perché esercita il “mestiere” “dell’usuraio” e l’altro perché, benché benestante, è costretto a rivolgersi a lui per favorire l’aspirazione di un suo “amico”, Bassanio, che intende praticamente allontanarsi dal suo paese, dove si è fortemente indebitato per raggiungere la località di Belmonte, dove risiede Porzia che intende sposare per acquisirne il patrimonio.
Perfetta l’interpretazione di Franco Branciaroli
Intorno a questa vicenda, di per se già poco nobile, ruotano personaggi apparentemente “a latere” ma fondamentali per esprimere ogni umana debolezza. Personaggi che interpretati da attori della Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, del Centro Teatrale Bresciano e del Teatro degli Incamminati, danno vita ed esprimono tutta la gamma di tali debolezze in maniera mai sottesa, sempre evidente ed in grado di entrare nel profondo dello spettatore, facendo si che le intenzioni dell’Autore ( anche dopo quasi quattrocento anni ) giungano perfettamente a segno.
Pressoché perfetta la magistrale tenuta della scena di Franco Branciaroli nei panni dello spietato usurario il quale, malgrado rappresenti una figura colma di mistero, ed esprima un forte desiderio di cattiveria verso qualunque essere umano, nella interpretazione dell’attore milanese, riesce anche ad ispirare nel pubblico presente in sala sentimenti di compassione, che spazzano via quelle che si sovrappongono a quelle che sono le caratteristiche della sua attività di strozzino.
Originali le scene de Il mercate di Venezia
Originali le scene organizzate in quadri mobili, pareti scorrevoli e finestre che si aprono all’apparire e ritrarsi di ogni personaggio, favorite da una illuminazione che esalta, l’aspetto profondo e lugubre di tutti sentimenti che si alternano, ognuno in veste di protagonista, e che nell’insieme, contribuiscono a rendere lo spettacolo, che resterà in cartellone fino al prossimo 6 novembre, particolarmente affascinante.
Andrea Gentili