Daniele Sabatini e Simone Rugani in concerto. Domenica scorsa il duo si è esibito con successo al Circolo Antico Tiro A Volo di Roma.
Daniele Sabatini e Simone Rugani in concerto
Daniele Sabatini e Simone Rugani in concerto. Il Campus delle Arti, lodevolissima organizzazione che ha per scopo di promuovere l’eccellenza artistica tra i giovani diplomati in musica, offrendo loro la possibilità di esibirsi in pubblico e di fare della cultura un motore per lo sviluppo del territorio in grado di utilizzare al meglio le risorse di cui il nostro Paese è ricco, ed allo scopo di far crescere i singoli e quindi la società, con la direzione artistica di Angela Chiofalo ed in partnership con il Circolo Antico Tiro A Volo di Roma, ha organizzato, nell’ambito delle Domeniche musicali del Circolo, domenica 15 gennaio un concerto per violino e pianoforte con la partecipazione di Daniele Sabatini ( violino ) e Simone Rugani ( pianoforte ) nel corso del quale sono state eseguite musiche di Brahms, Massenet, Elgar e Ravel.
Il duo si esibito al Circolo Antico Tiro a Volo a Roma
Introdotto da una simpaticissima e dotta introduzione di Simone Rugani, un pianista nato e sviluppatosi nel Campus delle Arti, il concerto è iniziato con una avvincente esibizione della “Sonata per violino e pianoforte opera 108, n. 3” il capolavoro di Johannes Brahms da lui scritto nel periodo della sua massima produzione. Teso, melodico, è il pezzo del compositore tedesco più conosciuto in assoluto che la coppia Sabatini-Rugani, veramente molto affiatata e perfettamente sincronizzata, ha eseguito con una destrezza sorprendente data anche la non semplice ed articolata caratteristica della elaborata composizione.
A seguire, la “Meditation” un intermezzo sinfonico dall’opera Thaïs, del compositore francese Jules Massenet, originariamente scritto per violino solista e orchestra, ma che l’abilità dei due esecutori ha saputo rendere estremamente descrittivo, ben facendo intendere la storia tragica e d’amore tra un monaco cenobita ed una bella ma edonista cortigiana devota di Venere. Tenera e dolcissima la musica che ha completamente avvinto il folto pubblico in sala.
Il programma del concerto ha riscosso l’interesse del pubblico
Ai primi due brani ne è seguito un terzo, il “Salut d’Amour” che Edward Elgar, compositore romantico, elaborò per dedicarlo alla futura moglie in occasione del loro fidanzamento le cui parole sono quelle che la fidanzata Caroline Alice Roberts utilizzò per una poesia donatagli dalla medesima fidanzata.
Sonori e scroscianti applausi ai due bravi esecutori, che hanno portato a compimento il programma con la dolce ed incantevole “Sonata per violino e pianoforte” del compositore francese di musica da camera Maurice Ravel. La sonata è stata scritta tra il 1923 ed il 1927, nel periodo in cui l’autore subì l’influenza della musica americana, particolarmente dal jazz e dal blues le cui influenze sono chiaramente risuonate nel corso del concerto (echi di Rapsodia in blu e di Summertime di George Gershwin).
A richiesta “La Csárdás” di Vittorio Monti
A veramente grande richiesta i due bravissimi esecutori hanno poi eseguito “La Csárdás” di Vittorio Monti, un brano concertistico rapsodico scritto nel 1904 basato sulla danza popolare ed il genere musicale ungherese. Anche questa applauditissima esecuzione, la cui musica venne composta fin dall’origine per violino ( o mandolino ) e pianoforte, è stata eseguita in maniera così avvincente da lasciare un tantino “deluso” il pubblico in sala, al quale, per motivi di tempo, non è stato possibile concedere un richiestissimo ter.
Andrea Gentili