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Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Catanese

Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Antonio e Matilde Catanese Allestimento della mostra

La Mostra Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Catanese, presenta 27 opere del Maestro bolognese, acquisite dai collezionisti sin anni sessanta del novecento. L’esposizione è visitabile sino al 26 febbraio.

Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Catanese

Veduta della Collezione Catanese

La Mostra Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Antonio e Matilde Catanese contiene opere di questa importante collezione, che rappresentano, come sostenuto dalla curatrice Mariella Gnani: “ un microcosmo esemplare per decifrare  intendere l’attività di Morandi”. Una raccolta, quella della Collezione Catanese che copre quasi tutti gli anni dell’attività del Maestro di Bologna, e che affronta tutte le tecniche e i temi da lui trattati.

Il percorso espositivo della mostra di Bologna

Giorgio Morandi Autoritratto olio su tela 44x 35 cm

 

Il percorso espositivo al Museo Morandi inizia con il raro Autoritratto giovanile del 1914, opera di grande importanza, che prese parte alla Golden Gate International Exposition del 1939 a San Francisco. La mostra prosegue con una sfilata di nature morte, fiori, paesaggi, tra il 1918 e il 1959.

Sono presenti oltre dieci lavori tra oli e acquerelli aventi per soggetto i fiori, tanto cari al Maestro, a partire dal 1918.

 

 

Il tema della natura morta per Morandi

Giorgio Morandi Fiori 1918 Acqurello su carta 41x 29 cm

 

Il tema della natura morta declinato in pittura ed incisione, si sviluppa in parallelo a quello dei paesaggi, tra cui compare il dipinto La strada bianca, realizzato a Grizzana e ripreso in alcune varianti nel 1939 e nel 1941.

Gran parte delle opere esposte vantano una storia collezionistica degna di rilievo: ne sono un esempio il Paesaggio, 1941 (V. 329) transitato dall’importante raccolta di Pietro Feroldi a quella di Gianni Mattioli e successivamente pervenuto in quella dei coniugi Plaza, i Fiori citati, già di collezione Jucker, o ancora la Natura morta, 1940 (V. 260), già nella collezione Rockefeller.

 

 

Parte integrante e significativa della esposizione è una selezione di acqueforti

 

Giorgio Morandi Natura morta 1940 olio su tela 45×48 cm

 

Parte integrante e significativa della esposizione è una selezione di acqueforti, tecnica che il Maestro bolognese, pratica da autodidatta in modo esemplare, e che considerò sempre come un linguaggio parallelo alla pittura, come evidenziato dalla sue celebri parole: “ dipingo e incido paesi e nature morte”.

 

 

La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi critici

Giorgio Morandi Natura morta olio su tela 35×45 cm

 

La mostra è accompagnata da una pubblicazione edita da Silvana Editoriale, con testi critici di Mariella Gnani, Maria Cristina Bandera, Luca Cecchetto, Federica Bucolini, Paolo Triolo, Sabrina Burattini, Laura Valentini, e le schede delle 90 opere appartenenti alla collezione Catanese a cura di Stella Seitun.

Anna Camia

Anna Camia: