Come ti mi vuoi al Teatro Quirino. Il regista Luca De Fusco porta in palcoscenico un fatto realmente accaduto (che ci è stato tramandato come quello dello “smemorato di Collegno”) scritto dal Maestro siciliano alla fine degli anni ’20.
Come ti mi vuoi al Teatro Quirino
Come ti mi vuoi al Teatro Quirino. Protagonista indiscussa della vicenda é bravissima è Lucia Lavia, figlia d’arte, che interpreta la figura di un personaggio enigmatico, di cui all’inizio non si conosce il nome, l’Ignota.
La vicenda si svolge a Berlino e tratta di una donna esageratamente dedita alla vita mondana, che abita in una casa privata e che è l’amante del padre della famiglia, che la ospita, il signor Salter la quale, come se non bastasse, non disdegna anche rapporti omosessuali con la di lui figlia.
Come ti mi vuoi – trama
Tutto sembra scorrere all’interno della follia che avvolge la donna fino a quando appare, proveniente dall’Italia un misterioso personaggio che le offre la possibilità di tornare a vivere una vita normale, nel suo paese d’origine, l’Italia.
Ovviamente è la follia, la protagonista nemmeno tanto occulta del dramma, una follia che Lucia Lavia esalta forse fin troppo, ma che è utile a ben rendere la natura dei personaggi e della storia. Una follia che viene rappresentata in palcoscenico non soltanto attraverso movimenti di danza, molto coreografici da parte della protagonista. ma anche attraverso l’originale proiezione di immagini su una invisibile rete, calata come un sipario da non oltrepassare per non cadere, appunto, nella follia.
Il tema della pièce è la follia
E’ una ricerca continua di una propria personale identità da parte di tutti i personaggi in scena, una decina di bravi attori. Tra costoro, vale la pena di segnalare Francesco Biscione nei pani dell’amante dell’Ignota e Paride Cicirello che interpreta il personaggio del personaggio misterioso. Il quale, continuando ad incolpare l’ignota di nefandezze di ogni genere, le offre comunque un’ancora di salvezza, una speranza per uscire dal drammatico tunnel della sua vita.
Un cast di una decina di bravi attori
Da segnalare comunque anche Alessandra Costanzo, Zia Lena, quasi un avvocato difensore dell’Ignota, con un particolare gradimento per le musiche di Ivan Ragno che accompagnano in modalità tambureggiante, perfettamente adeguata, lo svolgimento del dramma.
Andrea Gentili