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Intervista a Iacopo Bruno illustratore

Intervista a Iacopo Bruno illustratore. Questo artista è un disegnatore che ha illustrato il libro intitolato  Schiaccianoci e il re dei topi, per la collana Rizzoli. Visum lo ha intervistato.

Intervista a Iacopo Bruno illustratore

 

Schiaccianoci e il re dei topi è il terzo classico intramontabile illustrato da Iacopo Bruno per la collana Rizzoli. Dopo il Canto di Natale e Pinocchio, stavolta tocca a Schiaccianoci, capolavoro di E.T.A. Hoffmann ambientato nella notte di Natale, quando uno schiaccianoci di legno si anima e vive indimenticabili avventure, con la piccola Marie Stahlbaum. Schiaccianoci è un libro nel libro, un intersecarsi di storie che rendono lo Schiaccianoci di legno un piccolo-grande eroe.

 

 

 

 

 

Qual è secondo te la potenza narrativa di questo romanzo e come lo hai affrontato per raccontarlo in disegno?

“Penso che la ricchezza di personaggi, luoghi, oggetti, ambientazioni e la capacità di mescolarli in un unico flusso continuo che gioca con il tempo, lo spazio, la veglia e il sonno creando un’atmosfera incantata sia la forza di questo romanzo. Lo ho illustrato cercando il più possibile lo stesso spirito, cercando la stessa idea narrativa di travolgere il lettore con immagini che contenessero, mescolate, narrazioni diverse contemporaneamente”.

Schiaccianoci e il re dei topi  per la collana Rizzoli

Nel libro si confrontano una famiglia umana e una di topi. Come le hai gestite? Hai puntato sull’espressività dei volti?

“Ho cercato di non essere grottesco nella rappresentazione dei topi perché è un tipo di rappresentazione nella quale non mi ci riconosco ma ho provato a dare ai topi un aspetto molto più attraente rispetto a come vengono narrati da Hoffmann. Anche il Re dei Topi a 7 teste che è spaventoso nel romanzo penso sia venuto fuori più gradevole nella sua rappresentazione illustrata. Ho diversificato inoltre i Topi del racconto del padrino Drosselmeier e i topi nella realtà di Marie. Nel racconto sono antropomorfi con eleganti vestiti e si rapportano alla pari con gli umani. Ho cercato quindi di mantenere lo spirito fiabesco del racconto della dura noce. Nella realtà di Marie sono invece rappresentati solo nella loro moltitudine, come una vera e propria invasione perché il confine tra quello che vede o sogna Marie e quello che accade realmente è labile e in fondo la casa potrebbe davvero essere infestata dai topi. In questo caso i topi rispetto agli umani diventano dei veri e propri topi, nell’aspetto, nelle dimensioni, nella quantità. Fa eccezione solo il Re dei Topi che nei suoi abiti regali diventa il legante tra realtà e fantasia”.

Nei tre libri Rizzoli c’è la continuità data da ogni capitolo che inizia con un disegno. In questo libro come mai il disegno prende quasi tutta la pagina? È stata una scelta mirata?

“Ci sono alcuni elementi che accomunano questi tre classici Rizzoli come il formato, la cartotecnica, il ritratto iniziale dell’autore e negli ultimi due volumi una postfazione illustrata ma abbiamo affrontato questi tre volumi insieme a Francesca Leoneschi e Mauro De Toffol dello studio The World of DOT, come libri differenti a seconda delle esigenze narrative. Cambia quindi ogni volta la scelta la scelta dell’impaginazione, il carattere tipografico e il modo di illustrare. Per Schiaccianoci oltre ad aver cambiato tecnica pittorica utilizzando inchiostri colorati è cambiata l’impostazione delle illustrazioni. Grazie ad un’idea di Francesca Leoneschi abbiamo scelto di fare delle aperture di capitolo che rappresentassero un po’ tutto il contenuto narrativo del capitolo per meglio rappresentare la ricchezza narrativa di Hoffmann. Questa volta le aperture di capitolo sono delle vere e proprie illustrazioni complesse da andare a riguardare alla fine di ogni lettura di capitolo alla ricerca di dettagli narrativi”.

Un lavoro in team quello di illustrare questo bel libro

Dedichi il libro a Francesca Leoneschi, tua moglie. Com’è il passaggio dalle tue tavole al lavoro di The world of dot?

“Molti libri che ho illustrato sono dedicati a Francesca perché oltre ad essere mia moglie da tutta una vita e quindi conoscendomi molto molto bene è la Direttrice Artistica dello studio The World of Dot che si occupa di grafica editoriale e illustrazione. Francesca è sempre al mio fianco nella realizzazione dei miei lavori, consigliandomi e spingendomi sempre alla scoperta di nuovi linguaggi e nuove sfide. Illustrazione e grafica diventano quindi un unico progetto nei lavori che realizziamo insieme come questa collana di Classici”.

Cristina Marra

Cristina Marra: giornalista pubblicista, si occupa di critica letteraria da diversi anni con particolare riferimento alla narrativa giallo-poliziesca. È stata direttore artistico di numerosi festival tra Festival Lipari Noir, Arena Faletti di Ombre Festival, Calabria Noir Festival, Bologna on the road, le strade del noir, Festival del Giallo di Cosenza. È organizzatrice di diverse rassegne letterarie e ha scritto racconti noir presenti in diverse antologie.È Direttore della collana noir Emozioni d'inchiostro noir e Piccoli noir dell'editore Laruffa.