Mario Belsito è autore del libro intitolato “Sulle orme dei veri eroi” per iod edizioni. Un racconto coinvolgente della sua lunga esperienza nell’antimafia sociale. Visum l’ha intervistato.
Intervista a Mario Belsito
Intervista a Mario Belsito. Quello che dopo anni di intensa attività è diventato il “nostro” Mario nazionale, è per molti giovani, e non solo, punto di riferimento ed esempio d’impegno civile, profuso in ogni dove in maniera umile, generosa e profonda, queste sentite e partecipate parole sceglie Piera Aiello nella sua post fazione di “Sulle orme dei veri eroi” (iod Edizioni) per raccontare l’impegno instancabile e la dedizione totale all’antimafia sociale del suo autore Mario Belsito.
Mario, per te l’antimafia sociale è fatta di incontri con i giovani, di coinvolgimento emotivo e di aggregazione e disponibilità di tante personalità del mondo civile che ti supportano. Quando nasce il tuo interesse verso l’antimafia sociale?
Mario Belsito e l’antimafia sociale
Hai organizzato tante iniziative e fatto conoscere numerose realtà che operano in questo settore anche il mondo della scuola fa parte della tua sfera professionale. Come ti muovi in questo ambito e cosa fai concretamente per avvicinare i giovani alla conoscenza di figure simbolo dell’antimafia?
“La scuola è il mio elemento, ho trovato naturale coinvolgere tantissimi studenti che sono la vera forza e la vera speranza per costruire un mondo migliore. Lavoro soprattutto cercando di offrire loro testimonianze autorevoli che aiutano a crescere e a dare speranza laddove purtroppo gli adulti risultano poco attivi e colpevolmente inermi di fronte ad un fenomeno che nel disinteresse di tanti sta impadronendosi sempre di più in ogni dove del tessuto produttivo e dell’economia Italiana”.
Un racconto della sua lunga esperienza nell’antimafia sociale
Sei definito “operaio dell’antimafia” quando hai capito che era giunto il momento di scrivere un libro?
Con Sulle orme dei veri eroi ricordi le tue esperienze e tante figure di vittime della mafia. Impastato e Atria sono quelle che porti nel cuore? “Peppino Impastato, Rita Atria, Lea Garofalo sono cresciuti a pane e mafia. Chi come loro lotta e muore per lasciarci un mondo migliore merita di essere degnamente commemorato. Non esiste una classifica di chi è più meritevole della nostra considerazione o del nostro rispetto tra le vittime di mafia, i sopravvissuti od i testimoni di giustizia, tuttavia va considerato che combattere la mafia avendola in casa è mille volte più difficile”.
Sulle orme dei veri eroi di Mario Belsito
Dai resti della Quarto Savona 15 alle manifestazioni per ricordare le stragi, alla casa-museo di Impastato, quanto è importante parlare, ricordare e soprattutto informare e coinvolgere i giovani per lottare contro la mafia?
Calabria e Lombardia sono le tue regioni di appartenenza, quanto sei legato a entrambe e quanto fai in questi territori?
Cristina Marra