A Milano da Napoli La Crocefissione del Masaccio. Sino al 7 Maggio 2023 il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano mostra al pubblico per le prima volta La Crocefissione del Masaccio, che proviene dal Real Museo Bosco di Capodimonte.
A Milano da Napoli La Crocefissione del Masaccio. La Crocefissione era un tempo la cuspide del polittico commissionato nel 1426 dal notaio Giuliano di Colino degli Scarsi da San Giuliano per la sua cappella nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pisa, smembrato già dalla fine del XVI secolo.
L’esposizione è curata da Nadia Righi e Alessandra Rullo
L’esposizione curata da Nadia Righi direttore del Museo Diocesano di Milano e da Alessandra Rullo direttore del dipartimento dei dipinti e sculture dl XIV e XV secolo del Museo e Real Bosco di Capodimonte, è dedicata a Alberto Crespi, raffinato collezionista recentemente scomparso.
Nessuno aveva mai interpretato in modo così umano la tragedia della Crocefissione
In uno spazio definito dal prezioso fondo oro, la tavola presenta la Madonna con il suo manto azzurro , con San Giovanni Evangelista e la Maddalena che piangono il Cristo Crocefisso. Nessuno aveva mai interpretato in modo cosi profondamente umano una tragedia di tale portata. Masaccio ritrae le mani contratte che sporgono dal corpo massiccio della Madonna, avvolto da un ampio manto blu, le mani portate al volto del dolente San Giovanni, ma, soprattutto, le braccia alzate in un incontenibile moto di angoscia di una Maria Maddalena senza volto, raffigurata inginocchiata di schiena.
Il Cristo, dipinto frontalmente, con la testa incassata sulle spalle che presuppone una visione dal basso, resa con un sapiente scorcio anche attraverso l’abbreviazione delle gambe, riesce a suggerire l’umanità dolorosa di un corpo abbandonato alla morte. Le figure, modellate con forti contrasti di luce e ombra, si collocano in uno spazio vero, nonostante lo sfondo dorato, teatro di un evento drammatico che avviene davanti agli occhi degli spettatori.
L’allestimento è a cura di Alessandro Colombo e Paola Garbuglio
L’allestimento si deve agli architetti Alessandro Colombo e Paola Garbuglio, comprende una installazione video, che ricostruisce a grandezza naturale l’impianto del polittico, che risultava smembrato già alla fine del XVI secolo. Undici pannelli sono stati rintracciati, grazie alla descrizione ne aveva fatto Vasari nella seconda edizione delle Vite in vari musei del mondo, come la National Gallery di Londra, dove è conservata la tavola centrale la Madonna in trono con il Bambino e angeli, lo Staatliche Museen di Berlino, il Museo Nazionale di Pisa o il Getty Museum di Malibu; altri pannelli risultano invece ancora dispersi.
La mostra ha un catalogo edito da Dario Cimorelli editore
Il percorso suggerisce un lento avvicinamento al dipinto offrendo spunti di riflessione, approfondimenti su Masaccio, sul Polittico, sull’iconografia e confronti con le altre opere realizzate dall’artista. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli editore.
Savina Fermi