Amori e sapori nelle cucine del principe al Quirino. In questo teatro, sino al 2 aprile, sono in scena Tosca D’Aquino eGiampiero Ingrassia con un frizzante spettacolo.
Amori e sapori nelle cucine del principe al Quirino
Amori e sapori nelle cucine del principe al Quirino. Sicilia, 1862 quando la società isolana è ancora impegnata nelle feste e nei riti di genere gattopardiano e non si cura di quanto sta accadendo nel resto della Penisola impegnata ad unificarsi, Teresa, la cuoca di uno dei tanti palazzi nobili, ex amante del principe proprietario, ex prostituta che porta in cuore un segreto che “….il principe non deve sapere” si da un gran da fare all’interno della cucina della quale è ora la regina.
Amori e sapori nelle cucine del principe – trama
Per la festa – il fidanzamento del nipote – il principe le ha affiancato un aiuto, Monsù Gaston, un uomo di carattere svelto, pronto e…..linguacciuto che ha subito capito qual’ è il segreto di Teresa, e che, a fine festa, può arrogarsi il diritto di vantarsi della buona riuscita della importante serata.
Tutto quanto sopra, è in scena al Teatro Quirino dal 28 marzo per la accurata regia di Nadia Baldi e con due bravi attori, che nell’occasione costituiscono una coppia alquanto affiatata e soprattutto alquanto spumeggiante, in grado di offrire al pubblico simpatici spunti di risate, Si parla di Tosca D’Aquino e Giampiero Ingrassia, malgrado la non superlativa qualità del testo di Simona Celi.
Il cast della pièce
La nutrita schiera di personaggi in palcoscenico, tra i quali primeggia un ottimo Giancarlo Ratti, costituisce un affiatato gruppo in grado di validamente esprimere il periodo nel quale la commedia è ambientata, con interni – le cucine – che riflettono abbastanza validamente il periodo storico. Il tutto con, in sottofondo, riflessioni valide in ogni tempo quali le dicerie della servitù ( e degli invitati ), le soffocate scenate di gelosia tra i vari protagonisti in cucina, gli equivoci, le rivalità,i pettegolezzi.
Una frizzante commedia
Molto validi anche gli altri attori in scena, da Tommaso D’alia a Enza De Rose, a Francesco Paolo Ferrara ed ottimamente aderenti alla scenografia di Luigi Ferrigno i costumi di Carlo Poggioli, a cui fanno da corona le musiche di Ivo Parlati. Si replica fino al 2 aprile.
Andrea Gentili