Bansky The Great Comunicator , Unathorized exibition a Trieste. Sino al 10 aprile 2023 a Trieste nel Palazzo dei Conservatori Salone degli incatenati, si svolge la più grande mostra dedicata a Bansky, con circa 60 opere presentate tra foto, video, e quant’altro curata da Gianni Mercurio .
Bansky The Great Comunicator, Unathorized exibition a Trieste
Bansky è artista del quale si conosce poco o niente. Nato in Inghilterra a Bristol lavora unicamente con incisioni e graffiti sui muri dei palazzi di tutto il mondo e in quel modo è libero di esprimere ciò che sente. Le sue opere parlano da sole di libertà, contro la guerra, contro tutte le discriminazioni, contro la mancanza di libertà. Per questo i suoi graffiti, sono considerati preziosi, perché sono eseguiti sulle mura dei palazzi di tutte le città del mondo, che lui visita senza naturalmente chiedere alcun permesso ai proprietari. In questo modo le foto delle sue incisioni sono considerate di gran valore.
La mostra è promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Trieste e organizzata da Promo Turismo FVG con la collaborazione di Madeinart.
Sessanta opere in mostra di Bansky a Trieste
Sono circa una sessantina le opere presenti nella mostra provenienti da collezioni italiane e internazionali, che sono divise per generei e temi, in modo da fornire ai visitatori le chiave di lettura dell’opera di Bansky, attraverso apparati didattici relativi ai temi delle sezioni della mostra. L’esposizione è integrata da centinaia di oggetti, foto, memorabilia e video lavori dell’artista, che spiegano il suo percorso artistico.
Nella mostra sono presenti in una installazione multimediale i murales di Bansky che ha realizzato in tutto il mondo, oltre ad immagini delle sue famose incursioni nei più importanti musei del mondo, delle sue mostre, del Walled Off Hotel, creato a Betlemme, con la zona confinate con quella palestinese.
In mostra in una installazione multimediale i suoi murales
L’artista è un grande comunicatore, ogni sua opera ha un messaggio preciso, utilizza una protesta visiva, pur nascendo sui muri, mira alla diffusione in rete, per i giovani. Ciò che conta per Bansky non è la forma, ma il messaggio. Egli ha un’abilità di comunicare dirompente, utilizzando i mezzi del suo tempo, dai social media alle vere performance live, per raccontare la sua arte.
Bansky utilizza una protesta visiva in cui prevale il messaggio sulla forma
Come dimenticarsi ad esempio l’iconica “Bambina dal palloncino rosso”? La bimba guarda il palloncino volare via, come un chiaro grido alla libertà e alla speranza. Il tutto contornato dall’alone di mistero e sorpresa che ruota a questa opera.
Anna Camia