Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa a Ferrara

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Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa a Ferrara
Locandina della mostra

Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa a Ferrara . A palazzo dei Diamanti, c’è la grande mostra dedicata ai due grandi maestri del primo Rinascimento ferrarese. In esposizione oltre 100 opere sino al 19 giugno, curate da Vittorio Sgarbi e Michele Danieli.

Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa a Ferrara

Ercolede Roberti in mostra a Ferrara
Ercole de’ Roberti o Lorenzo Costa: Ritratto di Pietro Cenni, c. 1490 Olio su tavola, cm 42 x 32 Rotterdam, Museum Boijmans van Beuningen

Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa a Ferrara. Questa mostra è la prima tappa di un progetto più grandioso  che mette Ferrara proprio al centro del Rinascimento.  Un progetto ambizioso ed ampio intitolato Rinascimento a Ferrara 1471- 1598 da Borsoi a Alfonso II d’Este. Un periodo compreso tra l’elevazione della città a ducato, e il suo passaggio dalla dinastia estense a quello sotto il diretto controllo dello Stato Pontificio.

Gli altri momenti del percorso saranno dedicati ai grandi protagonisti di questa stagione; Il Mazzolino, Ortolono, Dosso e Garofalo, Girolamo da Carpi e Bastianino.

 

 

Ercole de Roberti Madonna col bambino
Ercole de’ Roberti: Madonna con il Bambino, 1495 Olio su tavola, cm 33 x 25 Berlino, Gemäldegalerie, Staatliche Museen zu Berlin

 

 

I due artisti come detto al centro di questa mostra sono Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa. Il primo, dotato di un incredibile talento compositivo per qualità ed espressività emotiva, era l’erede dell’Officina ferrarese. Egli operò a più riprese a Bologna, dove lasciò un impronta profondissima, ma a Ferrara trovò l’ambiente più adatto per esprimersi, durante l’ultimo decennio della sua vita, trascorso alle dipendenze della corte.

 

 

 

Una mostra sul Rinascimento a Ferrara

Lorenzo Costa in mostra a Ferrara
Lorenzo Costa: San Sebastiano, c. 1492-93 Tempera su tavola, cm 55 x 49 Firenze, Gallerie degli Uffizi

 

 

Fu Lorenzo Costa a raccoglierne l’eredità e a continuare il suo stile nelle opere giovanili. Un lungo soggiorno a Bologna cambiò il suo modo di dipingere acquisendo una maggiore morbidezza. Leonardo e Perugino imponevano un nuovo linguaggio, che lui fece proprio e di cui fu tra i maggiori interpreti, anche dopo il suo trasferimento a Mantova.

 

 

 

Ercole de Roberti a Ferrara
Ercole de’ Roberti: Dittico Bentivoglio (Giovanni II e Ginevra Bentivoglio), 1473-74 Tempera su tavola, cm 54 x 38, 1, 53,7 x 38,7 Washington, National Gallery of Art, Samuel H. Kress Collection
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Ercole de’ Roberti trova spazio nella mostra con oltre venti opere, dagli esordi alla compiuta maturità. Tra le prove giovanili sono presenti i scomparti del polittico Griffoni, i luminosi Ritratti di Giovanni II e Ginevra Bentivoglio provenienti da Washington. Le sale dedicate alla sua maturità sono impreziosite da quattro dipinti concessi dalla National Gallery di Londra.

 

Si tratta del dittico appartenuto alla duchessa Elenora d’Aragona, la Raccolta della Manna, l’Istituzione dell’Eucarestia. Dal Kimbell Art Museum di Forth Worth  arriva Porzia e Bruto, congiunta con Lucrezia, Bruto e Collatino della Galleria Estense di Modena.

Ricca la selezione dei lavori di Lorenzo Costa

Lorenzo Costa
Lorenzo Costa: Ritratto di cardinale nello studio, c. 1518-20 Olio e tempera su tavola, cm 81,9 x 76,2 Minneapolis Institute of Arts, The John R. Van Derlip Fund and The William Hood Dunwoody Fund

Ricca anche la selezione di lavori di Costa. Si parte dal periodo giovanile con Le storie degli Argonauti, riunite per la prima volta. Un periodo che trova sintesi in una successione straordinaria di pale d’altare degli anni novanta del quattrocento. Il periodo classicheggiante si incentra su una Sacra famiglia dal Museo di Toledo in Ohio, mentre il periodo mantovano, viene illustrato da La Santa Veronica del Louvre, dal Ritratto di cardinale del Minneapolis Institute of Art, sino all’ultima opera nota del 1525 la Madonna e santi della Chiesa di sant’Andrea a Mantova.

 

 

La mostra ha il suo prologo ideale a Palazzo Schifanoia, dove Ercole de’ Roberti esordì nel salone dei Mesi, realizzando il mese di Settembre.

Anna Camia

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