Intervista a Daniela Pareschi autrice e illustratrice di Animali bellissimi edito da Il Barbagianni. E’ un albo illustrato che comprende diciannove categorie di animali, accomunate da caratteristiche particolari e inedite, frutto di un gioco scientifico-fantasioso dell’Autrice.
Intervista a Daniela Pareschi
“Animali bellissimi” è un albo illustrato che comprende diciannove categorie di animali accomunate da caratteristiche particolari e inedite frutto di un gioco scientifico-fantasioso dell’autrice e illustratrice Daniela Pareschi. Edito da Il Barbagianni, il libro è uno scrigno di bellezza, e ci invita a osservare con attenzione chi ci circonda, e a essere accoglienti con chi è diverso da noi, perché in fondo qualcosa di comune lo abbiamo tutti.
Daniela, cominciamo dall’idea dell’albo. Divulgazione, fantasia, inclusione caratterizzano le 19 categoria di animali, da quale sei partita e come ti è venuta l’idea?
“Da bambina mi divertivo a riunire animali accomunati da una caratteristica simile. Mi sembravano più simili tra di loro piuttosto che rispetto agli esemplari della loro stessa specie. Così da illustratrice adulta ho mantenuto la memoria di quel gioco e l’ho riproposta in maniera strutturata”.
Sei autrice e illustrazione e il libro è stato visionato e approvato dallo zoologo Rufino, la scienza e la creatività insieme, com’è stato il vostro confronto?
“Abbiamo avuto, io e gli editori, da subito l’esigenza di riportare informazioni esatte. Non vuole essere un libro di fantasia o di animali fantastici (a parte l’ultima categoria). Con il suo aiuto ogni animale è stato rivisto, corretto e approvato. Davide ha dato quell’attendibilità che rende il libro un vero testo di divulgazione scientifica che dosato con criterio si accompagna armonicamente alle illustrazioni più oniriche”.
Racconta la bellezza degli animali, il loro essere piumati, cornuti, colorati. Li guardi con gli occhi di bambina ma li disegni con l’esperienza dell’illustrazione, è stato un bel gioco questo libro?
“Splendido, anche perché da subito è nata con l’editore una stimolante collaborazione che ha posto domande, portato a prendere decisioni, a fare ricerca, creando giorno dopo giorno la struttura e poi i dettagli di tutto il libro. Direi assolutamente che l’approccio è stato proprio quello del gioco, della scoperta e della condivisione. A pensarci bene ecco perché ha funzionato: ha messo in campo tante competenze in una giusta misura”.
L’approccio è nuovo, bisogna sempre guardare il mondo con occhi pieni di stupore e curiosità?
“Soprattutto bisogna guardare il mondo usando stupore e curiosità per porsi delle domande e vedere le stesse cose in maniera diversa. Questo ho fatto nel libro, ho rimescolato le carte sul tavolo e le ho raggruppate in maniera diversa. Si vedono aspetti che prima non erano messi in evidenza”.
Nel libro emerge anche il tema dell’inclusività, dell’essere famiglia pur apparendo diversi o appartenendo a specie non uguali?
“Assolutamente. È evidente che le diversità sono annullate nel senso che a seconda del punto di vista io non sono più una cosa sola, ma posso essere tante cose. Una coccinella è un insetto, ma utilizza anche le sue macchie esattamente come le usa il polpo dagli anelli blu, ecco qui!”.
A quale degli animali dei disegni in tavola grande ti senti più affine? O meglio se dovessi inserirti in una categoria quale sentiresti più simile a Daniela?
“Senza ombra di dubbio ad un orso. Come lui, cerco l’isolamento, amo la solitudine, trascorro lunghi periodi in uno stato di torpore in cui mangio e disegno al caldo della stanza, riducendo al minimo ogni mia attività sociale. Ecco, il mio stile di vita è molto più simile a quello di un orso, piuttosto che ad un organizzatore di eventi festosi”.
Torniamo al libro e alla sua realizzazione, spesso i lettori sono curiosi di sapere i tempi e anche il metodo di scelta , in quanto tempo Animali bellissimi è venuto al mondo?
“Inizialmente ho proposto due tavole finite: il levriero (Quelli con i capelli) e il cervo (Quelli con le corna). Da lì per sviluppare tutto il libro ci sono voluti un paio di mesi fatti di lavoro intenso. Successivamente un altro mese per revisioni, messa a punto, rifacimento di alcune tavole, piccole correzioni ai disegni”.
La casa editrice ha accolto il tuo progetto, come sta procedendo la promozione del libro?
“La parte di promozione e presentazione del libro, semplicemente lo fa esistere. La casa editrice ha fatto finora un lavoro molto importante per sostenere l’uscita del libro e, adesso che il libro è uscito, ne farà uno altrettanto importante: sviluppare il progetto attraverso presentazioni”.
Cristina Marra