La madre con Lunetta Savino al Quirino- Recensione

0
La Madre al Quirino di Roma

La madre con Lunetta Savino al Quirino. Marcello Cotugno dirige in questo teatro, un ottimo lavoro a sfondo psicologico interpretato da una splendida Lunetta Savino, la cameriera Cettina nella serie televisiva “ Un medico in famiglia “ che tanto successo riscosse negli anni dal 1998 al 2016.

La madre con Lunetta Savino al Quirino

La Madre al Quirino di RomaLa madre con Lunetta Savino al Quirino. Stavolta la brava Lunetta è la protagonista di un esame introspettivo che l’autore, Florian Zeller, scrittore, drammaturgo e regista francese vincitore di un Premio Oscar, svolge sulla figura sacrale della “madre” vista sotto l’aspetto di una donna ossessionata dal naturale amore materno che ha fatto di lei una vera e propria vittima del dovere.

La madre – trama

La Madre al Quirino di RomaAnna, questo il nome della protagonista, dopo aver dato tutta se stessa alla famiglia e consapevole dei tradimenti del marito, deve suo malgrado prendere atto di altri due eventi a lei, Madre assolutamente non graditi. Il naturale abbandono della famiglia da parte del figlio che va a convivere con una donna da lei non stimata e il non gradimento della figura della figlia, l’altra componente della famiglia, che insieme al padre hanno saputo creare fino al momento della crescita un ambiente coordinato ed armonioso.

Una madre focalizzata sulla vita del figlio

La Madre al Quirino di RomaL’uscita dalla famiglia del figlio è visto da Anna, la Madre, come un tradimento, un abbandono non recuperabile tanto più che il marito, un bravo ed appassionato Andrea Renzi, non le riconosce neppure la soddisfazione di un pur minimo conforto. Anzi continua a tradirla come ha sempre fatto, anche in vigenza di famiglia “unita” e quando questo  “snaturato” figlio sembra voler rientrare in casa perché non in accordo con la sua compagna. Qui Anna ha uno sprazzo di risveglio, in quanto può nuovamente dedicargli l’amore e l’affetto che solo una Madre sa dare nella vita.

Il dolore della protagonista

La Madre al Quirino di RomaIl dolore della protagonista è soltanto, però, temporaneamente anestetizzato perché Carlo,  questo il nome del figlio, tornerà tra alterne vicende ad abbandonarla per vivere il suo naturale percorso di vita. Anna tenta anche il suicidio, una ricerca di morte che possa lenire le sue numerose ferite ma la sua fine è triste, cupa oltre il dolore della morte, perché resta il fatto che all’interno della sua mente, essa non sa ritrovarsi dopo aver rinunciato, in un certo senso, a vivere per dedicarsi solo ed unicamente a quel figlio che, secondo il suo deviato punto di vista, è verso di lei irriconoscente.

Molto bella descrizione del personaggio della Madre, della Donna afflitta da un senso di colpa che la Natura le ha instillato, che vive la sua vita da solitaria ossessionata dalla consapevolezza di aver “ sbagliato” nel comportarsi, quasi come se l’autore del dramma volesse tristemente dichiarare che il naturale comportamento di una Mamma, dovrebbe addirittura essere meno affettuoso e meno isolato, per non farsi mettere da parte e perché, in vecchiaia, Lei possa vivere un periodo meno triste e solitario.

Ottimi i dialoghi della pièce

Una Madre al Quirino di RomaSemplice ma efficace la scenografia, ottimi i dialoghi, brava anche Chiarastella Sorrentino nella parte della compagnia del figlio della protagonista, Carlo. Un bravo anche ad Andrea Renzi, il marito impaziente nel prendere parte a convegni che possono giustificargli la ripetuta assenza dalla casa coniugale. Il lavoro, andato in scena il 14 marzo, resterà in cartellone fino al prossimo 26 marzo.

Andrea Gentili

 

Nessun commento