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    Categories: Spettacolo

Riccardo Rossi e il suo On Stage

Riccardo Rossi e il suo On Stage. E’ andato  in scena al teatro Parioli,  fino a domenica 19 marzo, il nuovo spettacolo di Riccardo Rossi, On stage. Un one man show dove il comico romano ripropone i suoi monologhi più divertenti.

Riccardo Rossi e il suo On Stage

Riccardo Rossi e il suo On Stage. Il comico capitolino generalmente ha sempre uno sguardo critico rispetto al mondo che lo circonda, e la sua critica ha sempre offerto variegati spunti di riflessione. Le situazioni che Riccardo vive “alla giornata” si trasformano subito in gag esilaranti, senza bisogno di inventare, poiché nella quotidianità tutto è surreale da diventare subito comico.

Vent’anni di carriera non solo facili da contenersi in una sola serata, eppure Riccardo Rossi, che tutte le sere aspetta i suoi fan direttamente al botteghino del teatro, con foto ricordo e selfie ci è riuscito perfettamente. E’ proprio lui che ci riporta indietro negli anni della nostra infanzia, perlomeno per chi ha un’età vicina al comico, compresa la mia, della scuola, delle feste in maschera, dei primi balli dove generalmente quando il ragazzetto puntava la ragazzetta più carina della festa le chiedeva: “Ti metti con me?”.

Vent’anni di carriera condensati un una sola serata

Nello spettacolo parla delle sue donne, delle zie che lo portavano ancora piccolo ai concerti di musica classica a Santa Cecilia la domenica pomeriggio, e poi la mamma preoccupatissima perché il suo Riccardino aveva un soffio al cuore, gli evitava di giocare al calcio, di fare l’ora di educazione fisica a scuola e perciò esonerato,

Ancora la maestra suo primo amore, le amiche che puntuali come una cambiale lo invitavano ad inizio settimana, a cene, degustazioni e super alcolici, quando lui decideva di iniziare una dieta, consigliata dal Prof. Pietro Migliaccio, scomparso tre anni fa.

Uno spettacolo comico denso di ricordi comuni

Riccardo Rossi riesce così a far ridere il pubblico, che si ritrova nei suoi racconti ironici, stravaganti ed esilaranti. Si riparla dei calzoni corti con i “famosi” calzini traforati, le orribili scarpe “ortopediche” che magari sono state indossate da molti degli spettatori, oppure il classico costume di Zorro, scelto da più bambini, in occasione delle feste di Carnevale, mentre lui era costretto a mostrarsi con un finto Zorro, senza maschera e senza mantello. E come non ricordare l’agenda più famosa del mondo, la Filofax, comprata direttamente da lui a Londra, con tanto di interrogazione da parte della commessa londinese, le surreali lettere alla rubrica della “Salute di Repubblica”.

90 minuti di risate e riflessioni

In un’ora e mezza di spettacolo, con la regia di Cristiano D’Alisera, il comico romano prende virtualmente per mano gli spettatori e li riporta indietro nel tempo. Lo fa quando ad esempio le medicine, quelle che avevano un effetto curativo erano vere medicine e non acqua fresca come oggi, non riesce a capacitarsi perché quando dalle scatole si tira fuori il classico “bugiardino”. Poi, non si riesce a ripiegarlo come lo era prima e una volta aperto, si trasforma “in una cuffia”, che difficilmente rientrerà nella confezione.

Una prova d’attore brillante. Uno spettacolo imperdibile

Riccardo Rossi regala un vero gioiellino di spettacolo, dove nulla è lasciato al caso. Una vera e propria prova attoriale pregevole, brillante dove alterna momenti comici e sentimentali, in un perfetto equilibrio. C’è anche una leggera malinconia nello spettacolo, ma è, comunque, una malinconia sana, che fa essere felici. Spettacolo assolutamente imperdibile.

Giancarlo Leone

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro