Gianni Berengo Gardin. Cose mai viste a Brescia. Nell’ambito del Festival della fotografia di Brescia sino al 23 luglio il Mo.Ca. – Centro delle Nuove Culture, accoglie la mostra intitolata Cose mai viste. Fotografie inedite , a cura di Renato Corsini, nata da un’idea di Gianni Berengo Gardin con 120 foto.
Gianni Berengo Gardin. Cose mai viste a Brescia
Per la prima volta 120 foto in bianco e nero, inedite e mai pubblicate di Gianni Berengo Gardin sono esposte al pubblico. Le fotografie che sono state stampate per l’occasione in camera oscura e su carta ai sali di argento, ripercorrono il suo itinerario artistico, dagli anni 50 del 900 fino ad oggi. La mostra è organizzata dalla figlia Susanna Berengo Gardin e curata dal Centro delle Nuove Culture.
Gianni Berengo Gardin. Un fotografo con settant’anni di carriera
Fotografo dal 1954, con settant’anni di carriera, Gianni Berengo Gardin è uno degli interpreti più rappresentativi del panorama italiano e internazionale. Dopo un attento lavoro di selezione, coadiuvato dalla figlia Susanna, sono riemerse una serie di immagini “nuove”, mai viste prima; fotografie all’epoca rimaste sepolte da altre o più semplicemente trascurate in quel momento.
Il percorso espositivo tocca i temi più caratteristici della sua ricerca
Il percorso espositivo tocca i temi più caratteristici della sua ricerca, che spazia dall’indagine sociale alla vita quotidiana, dal mondo del lavoro fino all’architettura e al paesaggio con scatti dal 1954 al 2019 che portano il visitatore a girare il mondo con alcuni sguardi inediti sulla realtà.
Dalla Svezia a Mosca, con il fermo immagine della pesa pubblica al mercato, passando per l’immancabile Venezia, l’amata Parigi, un pellegrinaggio a El Rocío in Andalusia, si arriva fino al colpo d’occhio di un gruppo di operai che fanno ginnastica collettiva nel cantiere dell’Aeroporto di Osaka nel 1993.
La mostra, accompagnata da un libro edito da Contrasto, conferma ancora una volta Berengo Gardin come il maestro del bianco e nero, capace di costruire un patrimonio visivo unico dell’Italia dal dopoguerra a oggi.
La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto
Il noto fotografo ha tenuto oltre 350 mostre personali in Italia e all’estero e le sue immagini fanno parte delle collezioni di importanti musei e fondazioni culturali internazionali, quali il MoMA di New York, la Bibliothèque Nationale de France e la Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il Musèe de l’Elysée di Losanna, il Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.
Una mostra da non perdere.
Anna Camia