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Miseria bella al teatro degli Audaci

Miseria bella al teatro degli AudaciIn questo teatro di Roma, fino al 30 aprile, è in scena questa farsa di Peppino De Filippo, Miseria bella, che vede protagonisti principali Francesco Procopio ed Enzo Casertano.

Miseria bella al teatro degli Audaci

Miseria bella al teatro degli Audaci. In questo teatro di Roma, fino al 30 aprile, è in scena una farsa di Peppino De Filippo, Miseria bella, che vede protagonisti principali Francesco Procopio ed Enzo Casertano, per la regia di Roberto D’Alessandro. In realtà questa pièce racchiude anche un’altra farsa di Peppino De Filippo, Don Raffaele ‘o trombone.

Miseria bella – trama

Divertente e semplice è la trama: due fratelli artisti, Vittorio ed Edoardo Chianese, poveri in canna, tanto da non mangiare da due giorni, dormono nello stesso letto in un casa-sottoscala, senza luce, senza finestre. Non riescono a pagare l’affitto al proprietario della casa, che poi è il portiere dello stabile (un insolito, ma esilarante Giuseppe Cantore, nel ruolo di un gay, innamorato di uno dei due fratelli).

Uno dei fratelli si esibisce nei matrimoni, l’altro si definisce un compositore di musica, che ha in testa grandi musical, ma che si sente incompreso perché nessuno prende in considerazione le sue idee magnifiche, a detta sua. All’improvviso in un certo giorno, si presenta a casa loro un impresario, che vuole mettere su un musical per ricordare la sua compagna, attrice e cantante di talento, che all’improvviso lo ha abbandonato. La vuole ricordare, la vuole osannare e vuole creare per lei un musical.

Una farsa che ne contiene in realtà un’altra

Subito ci si rende conto che vagheggia, che è pieno di sé e affinché il musical si faccia dà subito ai due fratelli un assegno di 100.000 euro, che non credono ai loro occhi. Una bella cifra e così finalmente potranno mangiare e cominciare a vedere la vita in un altro modo, da gran signori.

Ben presto, però, la loro felicità si tramuterà in infelicità. Sarà una telefonata della zia di questo misterioso impresario ad aprire gli occhi ai due poveri fratelli: questo nipote è un folle, un esaltato che ha trovato un blocchetto di assegni della zia, con un conto bancario rigorosamente estinto. L’assegno, infatti, una volta che uno dei fratelli va in banca non potrà essere cambiato e loro due dovranno rassegnarsi a ritornare poveri, tanto più che quel giovane pazzo non era neanche un vero impresario, ma si spacciava come tale.

Oltre il danno anche la beffa: sapendolo, porta ai due fratelli una scatola di cioccolatini, che hanno una parvenza di buoni dolci, ma che in realtà sono dei lassativi. La truffa è completa. E per lo più a complicare le cose, si viene a stabilire a casa loro una ragazza, Giulia, che ha perso il lavoro, che è stata sfrattata da casa e che ha velleità artistiche.

Miseria bella è una commedia molto divertente

Miseria bella è una commedia molto divertente. Il testo si rifà alla commedia dell’arte, con battute al fulmicotone, lazzi, gags e giochi comici tirati fino all’inverosimile. Un testo che dà spazio a ciò che viene chiamato teatro d’esecuzione, ossia occorre una grande capacità attoriale, tempi comici giusti, senso del ritmo, affiatamento in scena. E tutti questi elementi sono presenti in Miseria bella.

Un grande cast per questa pièce comica

Gli attori sul palco, ben cinque, sono dotati di grande professionalità, gestiscono magnificamente i tempi comici, alcune volte improvvisando con gustosi fuori programma. Magistrale da sempre ed esilarante è la comicità di Enzo Casertano, specie quando interpreta il personaggio in bilico tra attitudine nerd e sfiga perenne. L’attore è tra i maggiori esponenti odierni della comicità napoletana, e qui è affiancato da due altri validissimi attori come Francesco Procopio e Giuseppe Cantore.

Ottima la sapiente regia di Roberto D’Alessandro

Bravi anche Loredana Piedimonte chi interpreta Giulia; lei è genuina, naturale nel passare da un accento all’altro (il dualismo, dialetto napoletano e quello milanese, è presente nella sua divertente espressività). Geremia Longobardo, lo strano impresario, seppur bravo, s’imbarca in una recitazione ampollosa, con uno stampo volutamente caricaturale. Ottima la sapiente regia di Roberto D’Alessandro.

Miseria bella, uno spettacolo imperdibile

Miseria bella, uno spettacolo imperdibile, per passare due ore in piena allegria. L’obiettivo è la risata, si ride di tutto, anche della fame. Una risata che può esorcizzare tutto, persino la morte.

Giancarlo Leone

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro