Il Calapranzi al Quirino. Dal 23 al 28 maggio, in questo teatro di Roma, va in scena una nuova edizione de Il Calapranzi di Harold Pinter, diretta da Claudio Gregori (Greg) e Simone Colombari.
Il Calapranzi al Quirino
Il Calapranzi al Quirino. Dal 23 al 28 maggio, in questo teatro di Roma, va in scena una nuova edizione de Il Calapranzi di Harold Pinter, diretta da Claudio Gregori (Greg) e Simone Colombari, con la traduzione di Alessandra Serra.
Una pièce caratterizzata dall’attesa spasmodica di un delitto
In questo lavoro c’è un’attesa spasmodica che logora, un gioco al massacro dove si mescolano angoscia ed ironia. Uno spettacolo teatrale dell’assurdo, in un mix di dialoghi vuoti, nonsense, irrazionali, che ben si sposano con questa inedita coppia formata da Claudio Gregori e Simone Colombari.
Un atto unico del teatro dell’assurdo di Pinter
Tra cinismo ed ironia, la coppia ben si compenetra allegramente in questa commedia teatrale in un atto scritta da Pinter nel 1957, che restituisce la crudeltà di una trama spietata, dolorosa, ma anche comica, pur non volendo esserlo. In una sorta di scantinato non arredato, due uomini, Ben e Gus, due sicari che dovranno uccidere qualcuno, pur non conoscendolo, attendono istruzioni da un uomo misterioso, il loro capo.
Un mix di dialoghi vuoti, nonsense, irrazionali
In una lunga e snervante attesa, i due uomini molto diversi fra loro, cominciano a discutere, finché il tutto sfocia in uno scontro verbale. Nel frattempo un calapranzi, diffonde messaggi e ordinazioni di pietanze. Dopo questa lunga attesa, per forza qualcosa dovranno decidere, si dovrà arrivare ad una decisione basilare. Assisteremo ad un colpo di scena finale, che diventerà un ottimo spunto di riflessione.
Una commedia assolutamente da non perdere.
Giancarlo Leone