La vedova allegra al teatro Manzoni di Roma

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La vedova allegra al teatro Manzoni di Roma

La vedova allegra al teatro Manzoni di Roma. Solo per tre giorni è andata in scena in questo teatro una bellissima e sfarzosa edizione dell’operetta che Mariella Guarnera, recupera dallo scorso novembre per rendere omaggio all’indimenticato fratello Edoardo, scomparso prematuramente l’anno scorso.

La vedova allegra al teatro Manzoni di Roma

La vedova allegra al teatro Manzoni di Roma La vedova allegra al teatro Manzoni di Roma. Solo per tre giorni è andata in scena al Teatro Manzoni di Roma una bellissima e sfarzosa edizione de La vedova allegra che Mariella Guarnera recupera dallo scorso novembre per rendere omaggio all’indimenticato fratello Edoardo, scomparso prematuramente l’anno scorso.

Il pubblico amante dell’operetta si diverte, sorride e accompagna alcuni dei brani con fragorosi applausi, dimenticando per due ore i problemi della vita quotidiana per seguire i dispetti, gli screzi amorosi fra il conte Danilo e la bella vedova Hanna Glavari con le melodiose musiche di Franz Lehàr.

La trama a tutti è nota

La vedova allegra al teatro Manzoni di Roma La trama a tutti è nota, scritta da due drammaturghi austriaci Victor Léon e Leo Stein. Qui vogliamo soffermarci sui due protagonisti della vicenda: Annalena Lombardi, un ottimo soprano, con una voce cristallina, interpreta la fascinosa vedova Hanna Glavari, elegante nei suoi meravigliosi costumi, severa con i suoi corteggiatori che mirano solo al suo patrimonio di 100.000 franchi, ma al contempo tenera, dolce e innamorata da molto tempo del conte Danilo, forse innamorato anche lui, ma senza darlo a vedere. Piero Guarnera, fratello di Edoardo, anche lui dotato di una voce imponente, incarna perfettamente il ruolo del bel conte Danilo Danilowitch. L’ambasciatore Zeta e sua moglie Valencienne sono ottimamente interpretati da Vincenzo Pellicanò, molto divertente su cui ruota buona parte della vicenda, pronto a sbrogliare situazioni imbarazzanti, divertenti i duetti con il suo cancelliere Njegus, molte volte svagato e non sempre pronto a capire al volo ciò che dice l’ambasciatore Zeta.

Njegus è interpretato da un comicissimo Matteo Micheli, mentre Madame Valencienne è Mariella Guarnera (curatrice e regista dell’adattamento dell’operetta), innamorata e corteggiata dal diplomatico francese, Camillo de Rossillon, interpretato da Massimiliano Drappello. Spassosissima e divertentissima Madame Bogdanowitch, a cui dà anima e corpo la biondissima Patrizia Tapparelli. A far da cornice alla vicenda altri validi attori: Alessandro Peccolo, Adriano Rosa, Francesco Testa, Diana Lenoci, Emanuele Pedini e Lorenzo Farina.

Belle le coreografie e le scene con sfarzosi costumi 

La vedova allegra al teatro Manzoni di Roma Belle le coreografie e le scene, sfarzosi i costumi che ricalcano l’epoca in cui è stata scritta La vedova allegra. Abbiamo parlato di varie contaminazioni, così rimaste e pensate a suo tempo da Edoardo Guarnera, fondatore della sua Compagnia. Innanzitutto ecco che entra in scena, durante il ballo per festeggiare Hanna Glavari, il Maestro Giuseppe Verdi, interpretato da Pino Vasta e che somiglia come una goccia d’acqua al vero Verdi, con sua moglie Giuseppina Strepponi, interpretata dal soprano lirico Graciela Dorbessan, un’artista di fama internazionale. Poi, altra contaminazione: uno sfrenato Can Can effettuato dalle affascinanti Grisettes, un meraviglioso corpo di ballo coreografato da Eleonora Pedini, lei stessa nel ballo, con Maria Diglio, Roberta Rossi, Arianna Limina, Giulia Santarelli, Irene Manoli. E ancora l’affascinante, sexy e giovane Michela Pavese (figlia d’arte di Mariella Guarnera) che ha danzato sul brano di Bob Fosse, All that jazz, tratta dal film Chicago, coinvolgendo le sexy Grisettes.

Un’operetta che ha regalato belle emozioni al pubblico

La vedova allegra al teatro Manzoni di Roma La vedova allegra, una bella operetta che ci ha regalato bellissime emozioni: peccato che è andata in scena solo tre giorni. Speriamo che al più presto venga ripresa, anche per continuare ad omaggiare il ricordo di Edoardo Guarnera, troppo presto scomparso.

Giancarlo Leone

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