Il magistero medievale di Margarito d’Arezzo. Nel Museo di Arte medievale e moderna di Arezzo c’è una piccola significativa mostra di due opere di Margarito d’Arezzo: un dossale e un San Francesco a grandezza naturale, opere che resteranno visibili fino al 29 luglio. Un’occasione per ammirare quest’artista, il più importante del Duecento.
Il magistero medievale di Margarito d’Arezzo
Il Museo di Arte medievale e moderna della città toscana, ospita questa piccola significativa mostra di due opere del Maestro aretino. E’ un viaggio alla scoperta della pittura del Duecento, attraverso uno degli interpreti di quella stagione.
In mostra il Dossale con la Vergine con il Bambino in trono e storie della Vergine con santi e sante, a confronto con le opere esposte di Margherito al Museo d’Arte medievale di Arezzo
L’esposizione, curata da Luisa Berretti e Rossella Cavigli, riunisce parte del corpus delle opere di Margarito e rende omaggio al suo genio creativo. L’occasione dei lavori strutturali attualmente in corso al Santuario delle Vertighe, che hanno comportato il ricovero delle opere esposte in chiesa nel deposito del convento annesso, rappresenta infatti un’opportunità unica per mettere a confronto diretto il dossale con la Vergine con il Bambino in trono e storie della Vergine con santi e sante, capolavoro su fondo oro di Margarito d’Arezzo (1240 ca.-1290) e Restoro d’Arezzo (ante 1239 – post 1282), con le opere di Margarito esposte al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo.
Le opere in oggetto, sono la Madonna col Bambino in trono di Montelungo e i due San Francesco, uno eseguito assieme ad un collaboratore e proveniente dalla Chiesa del Convento di Sargiano, l’altro opera della bottega dell’artista, proveniente dalla Chiesa del Convento di Ganghereto a Terranuova Bracciolini.
Il dossale delle Vertighe è un’opera tarda di Margarito d’Arezzo eseguita in collaborazione col monaco Restoro d’Arezzo
Il dossale delle Vertighe, opera tarda di Margarito d’Arezzo eseguita in collaborazione col monaco Restoro d’Arezzo, autore dell’opera di tema astronomico dal titolo La composizione del mondo (1282), rappresenta uno dei capisaldi della pittura italiana del Duecento. Il dipinto realizzato fra il 1280 e il 1285, è stato parzialmente esposto ad Arezzo (soltanto la tavola centrale senza i due laterali) nel 2011 in occasione della mostra Il Primato dei Toscani nelle Vite del Vasari, curata da Paola Refice.
Si affiancano alla mostra ad Arezzo una serie di iniziative di carattere scientifico e divulgativo
Il pubblico, pertanto e gli studiosi, possono grazie a questa mostra, ammirare il dossale da una posizione più favorevole, e confrontarlo con gli altri dipinti dell’artista, presenti nel museo. Giova ricordare, che accanto all’esposizione si affiancano ad Arezzo, una serie di iniziative di carattere scientifico e divulgativo.
Anna Camia