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La Trinacria è femmina

La Trinacria è femmina. All’interno della Rassegna, diretta da Carmen Pignataro, “I Solisti del Teatro” sere fa, nella splendida cornice dei Giardini della Filarmonica di Via Flaminia, a Roma, è andato in scena lo spettacolo “La Trinacria è femmina”, a cura di Ilenia Costanza.

La Trinacria è femmina

La Trinacria è femmina. All’interno della Rassegna, diretta da Carmen Pignataro, “I Solisti del Teatro” sere fa, nella splendida cornice dei Giardini della Filarmonica di Via Flaminia, a Roma, è andato in scena lo spettacolo “La Trinacria è femmina”, a cura di Ilenia Costanza, in scena con Lorena Vetro e Monica Tenev.

La Trinacria è femmina a cura di Ileana Costanza

Partita nel 2013 dalla Città del Gusto del Gambero Rosso, dove Ilenia Costanza e Lorena Vetro raccontavano la loro terra, preparando cazzilli e caponata, nel 2016 “La Trinacria è Femmina”, con un’orchestra tutta al femminile, debuttò nella straordinaria cornice della Valle dei Templi di Agrigento, per proseguire in varie regioni, presentando anche il CD live, contenente i brani più significativi dello spettacolo.

La Trinacria è femmina con tre protagoniste

Considerateci le Gorgoni che danno senso alla Trinacria: Medusa, che rappresenta la perversione intellettuale; Steno, la perversione morale, Euriale, la perversione sessuale. Ma lasciamo a voi la distribuzione dei ruoli!”, hanno affermato le tre protagoniste di questo divertente e poetico concerto reading.

Lo spettacolo racconta la Sicilia dal lessico femminile delle parole che la caratterizzano

 “La Trinacria è Femmina”, racconta, per l’appunto, la Sicilia, partendo dal lessico femminile delle parole che la caratterizzano. “Siccità è femmina…” – afferma Ilenia Costanza – “Santa Rosalia a Palermo e Sant’Agata a Palermo sono femmine. Imprenditoria è femmina, selvaggia e disonorata però”. “L’emigrazione è femmina; la mafia lo è; la maschera di Pirandello e La Roba di Verga lo sono. Ma anche la vigna, la mandorla, l’arancia. E il pistacchio. Perché da noi il pistacchio si chiama ‘a fastuca’ E diventa femmina… come la bellezza!”.

Ilenia Costanza racconta la sua terra con le parole dei suoi grandi scrittori

Ilenia Costanzacunta” ovvero racconta, la sua terra con le parole dei più grandi scrittori, da Pirandello a Quasimodo, da Buttitta a Bufalino e Sciascia. Lorena Vetro, invece, L’ultima Cantastorie, una voce potente, portentosa, calda, coinvolgente, con la sua chitarra ha cantato le leggende, Rosa Balistreri, Otello Profazio, Nonò Salomone, passando da varie contaminazioni come Domenico Modugno, Mercedes Sosa e Marlene Dietrich e poi La Leggenda di Colapesce, Amara Terra Mia, Malarazza, Qua si campa d’aria, fino al tripudio del pubblico che nello stesso tempo si è commosso e ha riso, mentre le note della Sicilia hanno vibrato grazie al flauto traverso, all’ottavino e al bandoneon di Monica Tenev.

La Trinacria è Femmina è un bello spettacolo

La Trinacria è Femmina” è un bello spettacolo, uno show tutto tondo, “saporito” che ha saziato, anche perché non ha tralasciato la cucina (femmina anche lei): dal cannolo, che può sembrare maschio ma è femmina, per la sua simbologia, all’invidiosa astuzia che generò la sarda a beccafico, svelando trucchi, ricette e origine di una cucina povera di materia prima, ma ricca di sapore; quel sapore di quella stupenda ricchezza, che è l’amore.

Giancarlo Leone

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro