La fanciulla poetessa e l’uomo ciccione. Questo libro è l’ultima fatica letteraria della giornalista scrittrice Leila Mirka, pubblicato dalla Casa Editrice Albatros. Un libro curioso, che ispira curiosità.
La fanciulla poetessa e l’uomo ciccione
L’Autrice giornalista e scrittrice è di origine iraniana
Nata a Teheran, dove si è formata come giornalista, scrittrice e sceneggiatrice, si è trasferita in Italia, dove vive dal 2005. Inizia molto presto il suo percorso di scrittura attraverso le poesie. Durante l’adolescenza frequenta ambienti artistici e partecipa, ai convegni e agli eventi intellettuali più famosi della capitale iraniana. Ha così inizio il suo amore per la poesia, l’arte e il giornalismo, e a soli diciotto anni diventa giornalista, per un famoso quotidiano iraniano. A diciannove anni, entra nella facoltà di Teatro e, benché abbia scelto la specializzazione in “regia”, dedica la maggior parte del suo tempo, alla stesura di sceneggiature teatrali. Leila è la prima giornalista che, assieme a un team di archeologi italiani, documenta una delle prime civiltà umane al mondo, la cosiddetta Città Bruciata. Nel 2005 emigra in Italia e prosegue gli studi, laureandosi in “Interior Design” presso l’Università degli Studi di Firenze. Qui impara a conciliare la propria passione per la scrittura, con l’amore per l’Italia, dedicandosi alla stesura di narrativa e racconti in lingua italiana. Nel 2010, il suo racconto Rosso e Grigio vince il secondo premio del Concorso letterario nazionale “Lingua Madre” del Salone del libro di Torino.
Nel 2010, il suo racconto Rosso e Grigio vince il secondo premio del Concorso letterario nazionale “Lingua Madre” del Salone del libro di Torino
Un libro di racconti fantasiosi con un linguaggio surreale
Il racconto che dà il titolo a tutta la raccolta narra la storia di una città ipotetica – una città stato irreale – in cui una diciottenne, che sogna di diventare scrittrice e poetessa, si innamora di un uomo esageratamente ciccione, diventato tale dopo aver bevuto un’acqua magica, così magica che… Beh, forse, non è il caso di rivelare altro!
Un libro curioso, che ispira curiosità!
A nostro parere, nel linguaggio fiabesco ed esageratamente surreale di Leila Mirka, si cela la voglia di mettere a nudo i vizi dell’umanità: specialmente l’ingordigia, l’egoismo, la voglia di potere e anche di strapotere, fine a sé stessa. E le favole, in questo modo, assumono il ruolo di suggerire un’alternativa in positivo. E così sfilano sotto gli occhi del lettore personaggi come “Il Campione”, “Il Piccolo Principe e la Rosa”, “La Porta Serrata” e via discorrendo.
Un libro curioso, che ispira curiosità! Buona lettura!
Salvatore Scirè