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Un Otello molto attuale all’Arena Gigi Proietti Globe Theatre

Un Otello molto attuale all’Arena Gigi Proietti Globe Theatre. Fino al 17 settembre, è in scena Otello di William Shakespeare con la regia, traduzione e adattamento di Marco Carniti.

Un Otello molto attuale All’Arena Gigi Proietti Globe Theatre

All’Arena Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti, fino al 17 settembre, è in scena Otello di William Shakespeare con la regia, traduzione e adattamento di Marco Carniti. Bravissimi Maria Chiara Centorami nel ruolo di Desdemona, Maurizio Donadoni in quello di Otello e Paolo Sassanelli nel ruolo del viscido Iago.

Anche in questa tragedia shakespeariana la cattiveria e la brutalità non hanno età, non subiscono evoluzioni, non mutano con il passare degli anni, dei secoli, ma rimangono occulte nell’animo umano di ogni generazione perché sono un tutt’uno con l’essere vivente.

L’Otello di Skakespeare è sempre attualissimo

Otello di Shakespeare è stato scritto nel 1600, ma fa parte di quelle cose che non hanno età, non potranno scomparire, diventeranno immortali perché si possono sempre attualizzare. Qui, come è noto, si racconta la storia di un amore, che anni fa si sarebbe definito “misto” tra Desdemona, nobile fanciulla veneziana e Otello, un moro avventuriero in arrivo dal mondo orientale che nella Venezia del ‘600 suscitò una curiosità, un gusto per l’esotico.

Anche se questo amore, all’inizio, non venne accettato dal padre di Desdemona, questa bella ragazza rinunciò agli agi che le poteva offrire la quotidianità per seguire quell’uomo che in seguito diventerà suo marito. Una volta sposi, Otello mise una pietra sul suo passato, e diventò un valido ed apprezzato condottiero militare, fino a ricoprire il ruolo di governatore dell’isola di Cipro. Si dimostrò, a dispetto di tutti e soprattutto del padre di Desdemona che non accettava questo matrimonio, un buon amministratore e un ottimo marito ricambiato nel suo amore dalla moglie.

Potrebbe essere una bellissima storia d’amore, se non arrivasse il male, l’invidia, la cattiveria che si palesò nella persona di Iago, servitore di fiducia di Otello, ma che tramava alle spalle di tutti per far scoppiare una guerra, e alimentare il fuoco della discordia e della calunnia, fra le persone in pace.

Iago insinua il tarlo della gelosia in Otello

Iago mise il tarlo, la classica pulce nell’orecchio, zizzania e dubbi circa l’amore tra Desdemona e Otello, tutto ciò per ottenere esclusivamente vantaggi personali e potere. La storia avrà sottotrame velenose fino a far diventare pazzo chiunque abbia avuto a che fare con il tessitore malvagio. Desdemona verrà uccisa brutalmente da Otello, accecato dalla gelosia per colpa di Iago (il tutto per la scomparsa di un “prezioso” fazzoletto) ma quando il marito scoprì la verità si uccise maledicendo per l’appunto Iago, autore della sua rovina.

In due atti tante emozioni e tante passioni

In due atti tante emozioni e tante passioni, anche quelle che non hanno sesso, colore o religione. Il finale è molto attuale, perché trattasi di una morte di una donna indifesa sopraffatta dalla forza bruta accecata dalla gelosia, i classici femminicidi di oggi, molti dei quali compiuti solo per false gelosie dei mariti, dei fidanzati, degli amanti, nei confronti di donne innocenti, senza colpe, che non hanno, magari, mai tradito.

Validissimi gli attori di questa ennesima tragedia shakespeariana

Validissimi gli attori di questa ennesima tragedia shakespeariano. Bravo e intenso Paolo Sassanelli, nella superlativa interpretazione di Iago, che si svela sempre più perfido e subdolo, destando un senso di ripugnanza crescente nel pubblico. L’artista, padrone della scena, trae in inganno lo spettatore, trasformandosi gradualmente da un personaggio dall’aspetto iniziale innocuo, ad una figura demoniaca. L’Otello interpretato da Maurizio Donadoni è possente nella sua fisicità, e ben si cala nel suo personaggio. Maria Chiara Centorami emerge come una Desdemona incantevole, regalando un’interpretazione molto personale che oscilla tra una vivace esuberanza e un’angoscia drammatica.

Eccellente la regia di Marco Carniti

Degni di nota anche Antonella Civale (Bianca), Dario Guidi (Graziano), Massimo Nicolini (Cassio), Loredana Piedimonte (Emilia). Eccellente la regia di Marco Carniti che si ricorderà per aver saputo restituire il sapore delle atmosfere shakespeariane parlando a noi, al nostro tempo in cui tutto è parola falsa e ambigua, gettando l’uomo nello sconforto, costringendolo all’inettitudine.

Giancarlo Leone

 

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro