Wild Boys! Sogni di una ragazza selvaggia. Dopo il debutto a Fano a giugno e una piccola tournée per l’Italia, lo spettacolo Wild Boys! Sogni di una ragazza selvaggia, di Paolo Logli, con la superba e dinamica recitazione di Claudia Campagnola, accompagnata da una cantante dalla stupenda voce, Ivana Pellicanò, è approdato a Roma in prima assoluta sul palcoscenico del Teatro Tor Bella Monaca.
Wild Boys! Sogni di una ragazza selvaggia
Dopo il debutto a Fano a giugno e una piccola tournée per l’Italia, lo spettacolo Wild Boys! Sogni di una ragazza selvaggia, di Paolo Logli, con la superba e dinamica recitazione di Claudia Campagnola, accompagnata da una cantante dalla stupenda voce, Ivana Pellicanò, è approdato a Roma in prima assoluta sul palcoscenico del Teatro Tor Bella Monaca. Con la direzione musicale di Matteo Carlini, la regia è firmata da Norma Martelli.
Wild Boys! Sogni di una ragazza selvaggia, che prende il titolo da una delle più famose canzoni dei Duran Duran, vuole ricordare a tante persone, più o meno adulte, la voglia di fare, di sognare che ha accompagnato la giovinezza e che, il più delle volte, con l’età adulta viene a sparire, lasciando spazio all’accettazione passiva del vivere. I suoni degli Anni ’80 si mescolano con le parole, creando una sorta di macchina del tempo, del rimpianto, dei ricordi e desideri.
La trama affascina e fa riflettere nello stesso tempo
La trama affascina e fa riflettere nello stesso tempo. Una donna sulla sua Fiat “Pandina” è in coda come ogni mattina per andare al lavoro. Dalle casse dello stereo, ecco le note di canzoni che ci riportano agli Anni ’80, come i Duran Duran, gli Spandau Ballet, i Bronsky Beat, i Kiss, una colonna sonora della sua adolescenza e nel contempo una bolla dentro la quale i suoi sogni e le sue illusioni possono continuare a nuotare come se tutto si fosse fermato ad allora. Le note si fanno voce e cominciano a cantare e insieme a lei volare. Fuori da quella bolla c’è una fila enorme di auto: prima, seconda, freno, folle. Ogni mattina, da vent’anni, anche lei in fila, percorre quel solito tragitto che conosce come le sue tasche che la porterà al posto di lavoro. Prima, seconda, freno, folle…
Il titolo della pièce è ispirato ad una canzone dei Duran Duran
E così, una bella mattina, scopre una realtà mai vista prima: la corsia che va nell’altro senso di marcia ad un certo punto è libera, lei potrebbe sorpassare e andare via spedita. “Wild Boys”, urlano dallo stereo i Duran Duran, ragazzi selvaggi sogna lei. Quel viaggio verso l’ufficio è l’occasione della riscoperta della propria voglia giovanile di ribellarsi. Tutto ciò è ancora possibile? Forse no, ma rimane l’illusione di averci creduto.
Purtroppo molte persone, sopraffatte dalla vita e dall’inevitabile trascorrere del tempo, hanno finito per rassegnarsi, cullandosi e adagiandosi poi in una vita poco soddisfacente, pensando forse che quella sia la strada migliore. Ma non è così. Qui, ahimè, pur se tutto ci appare magico, si racconta una sconfitta, figlia delle fiabe che ognuno ipocritamente si racconta ogni giorno, illudendosi di essere ancora il ribelle che cantava le canzoni della sua adolescenza. Ma ora deve fare i conti con il tempo che è passato, è cresciuto, è diventato un uomo, una donna se vogliamo vederla come la protagonista dello spettacolo.
Sì sarà anche vero che a un certo punto della vita ci si sveglia, si riaprono gli occhi, ci si scrolla di dosso pigrizia e rassegnazione, magari riscattandosi con un piccolo gesto di ribellione, magari un sorpasso, ma senza rendersi conto, purtroppo, di aver spento quel bagliore, quella luminosità che si aveva negli occhi a 16 anni, come la donna che si racconta sul palco.
Una strepitosa Claudia Campagnola con una bella prova attoriale
In questo Wild Boys! Sogni di una ragazza selvaggia abbiamo apprezzato una strepitosa Claudia Campagnola, sempre più brava, sempre più compenetrata nei ruoli che interpreta. E qui ne dà una bella dimostrazione, una bella prova attoriale. Penso, vedendola recitare, che sia stata molto orgogliosa di raccontare i sogni ribelli di una gioventù, che oggi è matura e che deve continuare, a non dimenticarsi quei sogni, gioventù cresciuta ed incoraggiata dalle musiche dei Duran Duran e non solo.
Bravissima anche Ivana Pellicanò
Bravissima anche Ivana Pellicanò, che sul palco affianca con le canzoni la Campagnola. La Pellicanò è una grandissima scoperta artistica, una cantante pop, una cantante strepitosa, con una voce stupenda che non ha nulla da invidiare ai cantanti di oggi. Anzi, ce ne fossero di cantanti bravi come lei. La Pellicanò è una vera scoperta e andrebbe valorizzata di più nel mondo musicale.
Il testo di Paolo Logli è molto profondo
Che dire del testo di Logli? Veramente profondo, denso di significati. Eccezionale la regista Norma Martelli, che ha saputo dirigere con maestria questo spettacolo. Da attrice e regista, forse con una certa complicità, ha trasmesso la sua esperienza a Claudia Campagnola, che di tutto ciò ne ha fatto tesoro. Uno spettacolo da vedere, quando verrà riproposto in qualche altra piazza teatrale.
Giancarlo Leone