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La vita è un attico

La vita è un attico. Solo per tre giorni al Teatro Orione di Roma  ed ora al Teatro Martinitt di Milano fino al 5 novembre, va in scena questo divertente spettacolo scritto da Antonello Costa.

La vita è un attico

La vita è un attico. Solo per tre giorni al Teatro Orione di Roma ed ora al Teatro Martinitt di Milano fino al 5 novembre, va in scena il divertente spettacolo scritto da Antonello Costa (anche protagonista con Gianpiero Perone, Valeria Monetti ed Annalisa Costa), Gianluca Irti e Gianfranco Phino, La vita è un attico per la regia di Andrea Palotto.

Metti intorno ad un copione da scrivere tre autori dalla spiccata verve comica, e un’inconfondibile lettura ironica del quotidiano, e la scrittura prende forma, fino ad arrivare alla costruzione di questo spettacolo. Non vogliamo dire nulla sul finale, a sorpresa ma è incredibile che il pubblico, dopo un’ora e un quarto di divertimento, alla fine ha qualche lacrimuccia. Chi lo vedrà capirà il perché.

La trama de La vita è un attico

La trama. Un corriere deve consegnare l’ultimo pacco della giornata in un palazzo del centro, prima di tornare a casa dove l’attende solo la sua piccola figlia Martina, poiché vedovo, e finalmente godersi il meritato riposo. Il destinatario del pacco è un certo Pietro Romanelli, ma nessuno nel palazzo sembra conoscerlo, a partire da una curiosa, strampalata portinaia calabrese che si lamenta di tutti i condomini. Mettici poi che sul citofono non ci sono scritti i cognomi dei condomini. Che fare allora?

Al povero corriere non rimarrà altro che farsi tutti i piani a piedi – causa guasto dell’ascensore – alla ricerca di questo sconosciuto Pietro Romanelli. Con tanta pazienza il povero corriere, dovrà far leva sul suo animo sensibile e malinconico, quando si troverà a dover bussare ad ogni porta, facendosi tutti i pianerottoli alla ricerca del beneficiario del pacco. Conoscerà, piano dopo piano, una fauna particolare formata da inquilini bislacchi, surreali, problematici ma molto esilaranti. Cosa conterrà quel pacco e riuscirà a trovare finalmente il famoso Pietro Romanelli?

Al centro della pièce la dura vita di un corriere all’interno do un condominio  molto particolare

La risposta è positiva, poiché questi abita all’attico del palazzo, un inquilino un po’ particolare. Da qui il titolo. Nel suo girovagare, il corriere conoscerà i più diversi condomini: un igienista, forse figlio del Covid, che non dà la mano, non tocca nessuno ed è vestito con una tuta come fosse un alieno. Poi ci sarà un “mammo”, ossia un papà che sta a casa a badare ai quattro figli mentre la mamma lavora; e ancora un arabo, Ahmed, che nel suo appartamento mantiene sette mogli e sette suocere.

Poi il corriere farà la sua conoscenza con un ortoressico, un tipo che, con la moglie, è fissato con la dieta e la palestra. E poi ancora, incontra un informatico balbuziente che lavora da casa con i computer, ma stranamente balbetta solo quando non lavora. Infine ecco il tanto atteso Pietro Romanelli, un personaggio particolare, misterioso che colpirà positivamente il corriere.

Anche le inquiline del palazzo sono persone borderline

Ma anche le inquiline non sono da meno: c’è la prostituta sadomaso che vorrebbe far provare al corriere i piaceri del dolore sessuale, poi c’è una strana inquilina anziana che ama più i cani che i bambini, e poi le mogli, tutte uguali, nel fisico e negli abiti, delle sette mogli di Ahmed. Da questo condominio viene fuori tutto un microcosmo particolare, ma anche una forte solitudine di tutti i personaggi, che non hanno contatti, pur vivendo nello stesso palazzo. Il pubblico con un po’ di amarezza si riconosce nei personaggi poiché si evincono i vizi e i difetti, di ciò che stiamo diventando. Ed è per questo, che lo spettacolo piace e galvanizza gli spettatori.

Un finale da non svelare…. sorprende il pubblico

L’idea di La vita è un attico nasce dal finale che ovviamente non si può svelare, ma sorprenderà il pubblico.

Bravissimi tutti gli attori che compongono il cast

Bravissimi tutti gli attori che compongono il cast, dove nessuno prevale sull’altro, poiché sono tutti alla pari, ben compenetrati nei loro ruoli. Magistrali i personaggi maschili tutti interpretati da Antonello Costa che, anche questa volta, sforna tutto il suo eclettismo, confermandosi un animale, un istrione da palcoscenico. Ottime anche le performance di Valeria Monetti che dà vita a tutti i personaggi femminili, anche lei dotata di una buona dose di eclettismo.

Bravo e spiritoso il corriere, interpretato da Gianpiero Perone, che appare un po’ seccato dagli eventi, ma anche divertito di conoscere tanti personaggi, tanti condomini strani e diversi gli uni dagli altri. Brava anche Annalisa Costa, sorella di Antonello, che, pur essendo siciliana come il fratello, qui interpreta la portiera, dando sfoggio ad una parlata calabrese perfetta.

Uno spettacolo imperdibile

La vita è un attico, uno spettacolo da vedere, ora per chi sta a Milano.

Giancarlo Leone

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro