Non gioco più. Pandimiglio canta Mina. Solo per due sere al Teatro Ghione di Roma, Donatella Pandimiglio ha affascinato e strabiliato il pubblico portando in scena questo recital.
Non gioco più. Pandimiglio canta Mina
Non gioco più. Pandimiglio canta Mina. Solo per due sere al Teatro Ghione di Roma, Donatella Pandimiglio ha affascinato e strabiliato il pubblico portando in scena questo recital. Una serata memorabile ricca di canzoni e ricordi su Mina, cantante e vedette televisiva degli Anni ‘60-‘70.
Non gioco più. Pandimiglio canta Mina un recital per celebrare i 70 anni della Rai Televisione Italiana
Questo recital ha coinciso con i 70 anni della Rai Televisione Italiana, festeggiata lo scorso 3 gennaio (la Tv è nata domenica 3 gennaio 1954) e Donatella Pandimiglio, considerata la più bella voce del teatro italiano, ha voluto dedicare un omaggio a Mina e anche ad Antonello Falqui, mitico regista di tanti varietà televisivi, che l’ha lanciata in tv con il mitico varietà del sabato sera Studio Uno.
Dopo il grandissimo successo della scorsa stagione con il concerto-tributo a Barbra Streisand, con Timeless Barbra, l’artista questa volta ha portato in scena, come dicevamo, un omaggio ad un’altra straordinaria voce femminile italiana, Mina, per l’appunto.
Donatella Pandimiglio ha omaggiato Mina
Donatella Pandimiglio ha iniziato il suo recital con un brano magistrale, eccezionale, cantato inizialmente da Shirley Bassey, poi ripreso anche da Mina, La voce del silenzio e poi ha cantato e ricordato tanti brani, canzoni di successo e sigle di varietà: tra i tanti brani di successo, abbiamo riascoltato, andando indietro nei ricordi, Sabato notte, Vorrei che fosse amore, Sacundì Sacundà, Bugiardo e incosciente, La banda (solo orchestra), Se c’è una cosa che mi fa impazzire, Una zebra a pois, Tintarella di luna, la stessa Non gioco più (che dà il titolo al recital) e varie canzoni di Lucio Battisti. Il tutto per ricordare quei mitici ed indimenticabili duetti, fatti tra Mina e Battisti, nel corso di una puntata del varietà del sabato sera, Teatro 10, condotto da Alberto Lupo, per la regia di Antonello Falqui.
La Pandimiglio nel recital ha presentato un brano di Bungaro A me non devi dire mai
Molto divertente il duetto sketch a cui abbiamo assistito tra la Pandimiglio e l’attore Stefano Fresi che hanno cantato una mitica sigla, Parole parole, lei perfetta, lui un po’ in dialetto ciociaro. Donatella Pandimiglio nel corso dello spettacolo ha presentato la sua versione di un bellissimo, splendido brano del cantautore Bungaro, A me non devi dire mai e si è divertita a “giocare” con il repertorio intramontabile della Tigre di Cremona, così era chiamata Mina, alternando anche rivisitazioni su cover condivise negli anni anche da lei, cosa che le accomuna in un eclettismo di generi.
La cantante ha ricordato Antonello Falqui
Ha dedicato anche un ricordo al grande regista Antonello Falqui, definito l’inventore del personaggio “Mina”. Proprio Mina ha incarnato il modello del talento e della diva dello spettacolo sulle scene, in televisione e nei suoi dischi. Come dicevamo, ha fatto la storia della televisione italiana negli Anni 60 e 70 per poi decidervi di non apparirvi più.
Sarà proprio la sera del 23 agosto 1978 al Teatro tenda “Bussoladomani” a Lido di Camaiore, ultima apparizione pubblica dal vivo della cantante, che Mina annuncerà il suo ritiro dalle scene. Ha interpretato le canzoni di successo, che hanno accompagnato la vita quotidiana degli italiani per 60 anni, e oggi pubblica, un lavoro discografico inedito ogni anno. E’ l’unico caso al mondo di un artista, che non si concede ai media, non rilascia interviste da anni, non fa più recital, eppure rimane ai primi posti in classifica ogni volta che pubblica un nuovo disco.
Donatella Pandimiglio è stata accompagnata da una favolosa band
Donatella Pandimiglio, con il suo target di diva teatrale e di voce incredibile e versatile, ha fatto rivivere per una sera quei momenti magici dei live della grande Mina, senza mai volersi paragonare a lei, ma solo per renderle omaggio da grande interprete. La Pandimiglio è stata accompagnata sul palco da una favolosa band: Paolo Iurich (pianoforte e tastiere), Francesco Puglisi (basso e contrabbasso), Marco Rovinelli (batteria e percussioni), Simone Salza (sax). Bellissimi i costumi creati da Alessandra Saroli.
Non gioco più – Pandimiglio canta Mina meriterebbe altre repliche
Non gioco più – Pandimiglio canta Mina, uno spettacolo scritto, diretto ed interpretato da Donatella Pandimiglio che meriterebbe altre repliche.
Giancarlo Leone