Le Fuggitive al Cometa Off. In questo teatro di Roma, è in scena fino a domenica 18 febbraio la pièce Le Fuggitive di Pierre Palmade e Christophe Duthuron.
Le Fuggitive al Cometa Off
Le Fuggitive al Cometa Off. In questo teatro di Roma, è in scena fino a domenica 18 febbraio la pièce Le Fuggitive di Pierre Palmade e Christophe Duthuron che vede sul palco le bravissime Patrizia Bellucci e Barbara Begala (che curano anche la regia) con le musiche di Fabio Lombardi. Un testo di successo in Francia, soprattutto a Parigi, e due magnifiche attrici che lo recitano come fosse stato scritto per loro. Dimostrazione che quando i talenti s’incontrano, il risultato è magnifico, visto che le attrici stesse curano la regia.
Le Fuggitive – trama
La trama. Due donne s’incontrano di notte su una strada statale mentre fanno l’autostop. Entrambe fuggono dalla loro vita, Margot (Patrizia Bellucci) da 30 anni di vita di casalinga, moglie e madre depressa, Claude (Barbara Begala) dalla casa di riposo “I Gladioli” dove il figlio l’ha rinchiusa dopo la morte del marito. L’incontro fra le due donne suscita battute al fulmicotone, per il luogo e l’ora, equivoci e l’abbigliamento di Margot (un abito da sera scuro sotto un cappotto rosso per coprirsi dal freddo, ha abbandonato la famiglia la sera del 18° compleanno della figlia).
Claude ha un temperamento forte e, nonostante l’età, non si lascia intimidire da Margot, più giovane ma anche più sprovveduta. E’ l’inizio di un’avventura che vede le due donne viaggiare in autostop, con una commedia infarcita di battute divertenti (scaricate dall’automobilista che le aveva prese a bordo, Margot spiega a Claude: “Lei non sa cosa mi ha detto quando si è addormentata, ‘Ora che la vecchia dorme, puoi anche succhiarmelo’” e Claude: “Ha detto così?!? Vecchia? Mascalzone”) che non sono mai fini a sé stesse, ma servono a far conoscere i caratteri agli antipodi delle due donne.
Un testo francese con due bravissime attrici in scena
Margot è tutta racchiusa nella parte della moglie perfetta che non ha mai avuto un amante e si è dedicata completamente al marito e alle figlie, tanto che, appena incontra un surrogato di vita familiare (la vita contadina presso un fattore che la ospita con Claude per una notte) decide di stabilirsi lì.
Claude invece è una donna più concreta, più consapevole che ha avuto un matrimonio vero, pur concedendosi degli amanti. Così mentre la progressione narrativa della commedia, sviluppata per brevi scene autonome, eleganti e funzionali, vede le due donne avventurarsi in varie situazioni, dalla strada provinciale al cimitero, dalla fattoria alla casa degli estranei nella quale entrano come due ladre, dalle quali scaturiscono battute e situazioni divertentissime, ogni scena aggiunge un pezzo di vita per far capire meglio la psicologia delle due protagoniste, mostrando allo spettatore il nascere di una vera amicizia.
Una pièce in cui si ride di gusto per l’ironia e l’arguzia delle battute
Si ride di gusto per l’ironia e l’arguzia delle battute e si sorride nel riconoscere nelle due protagoniste, alcuni aspetti della nostra vita, a volte pavida, altre volte più temeraria, in un perfetto equilibrio tra commedia e vita vera, per nulla retorico. La regia delle stesse attrici si regge tutta sulla scansione narrativa degli ambienti e delle situazioni paradossali del testo, impiegando pochi oggetti di scena, con una scenografia mancante, dove loro stesse su un palco vuoto, sono le assolute mattatrici della scena.
Uno spettacolo perfetto con due interpreti magistrali
Patrizia Bellucci e Barbara Begala si stagliano nella loro grandezza senza rubarsi la scena, contribuendo, al contrario, l’una alla grandezza dell’altra. Bravissime, magistrali, magnifiche. A fine spettacolo, il pubblico che fino alla fine è rimasto galvanizzato dal racconto, è esploso in un’ovazione fragorosa con più chiamate sul palco. Le Fuggitive, uno spettacolo perfetto, da vedere e portare nel cuore per il resto della vita.
Giancarlo Leone