Sanremo 2024 la serata delle cover. La quarta serata del 74° Festival di Sanremo, quella dei duetti, è stata un tripudio di emozioni, commozioni e ricordi. Quella che più ha emozionato è stata Angelina Mango, una standing ovation per l’omaggio che lei ha fatto a suo padre Pino Mango. Applausi anche per Umberto Tozzi e The Kolors, Vecchioni e Alfa, Mannoia e Gabbani.
Sanremo 2024 la serata delle cover
Sanremo 2024 la serata delle cover. La quarta serata del 74° Festival di Sanremo, quella dei duetti, è stata un tripudio di emozioni, commozioni e ricordi. Quella che più ha emozionato è stata Angelina Mango, una standing ovation per l’omaggio che lei ha fatto a suo padre Pino Mango. Applausi anche per Umberto Tozzi e The Kolors, Vecchioni e Alfa, Mannoia e Gabbani. Strepitosa la co-conduttrice Lorella Cuccarini. Stasera la finale.
Una serata con 172 artisti sul palco
Indubbiamente la serata di ieri, quella delle cover, era la più attesa delle cinque: una maratona di musica finita dopo le due di notte, dove si sono alternati tutti e trenta i cantanti in gara, per un totale di 172 artisti sul palco. Una vera festa da ballare e cantare con una strepitosa, bravissima co-conduttrice, Lorella Cuccarini, che ha regalato un medley dei suoi successi, compresa l’immancabile La Notte vola, voluta assolutamente da Amadeus, iniziato fuori dal teatro con la voce di Pippo Baudo e continuato sul palco con Amadeus in versione Grease (i due fecero il musical insieme nel 1997) e Fiorello nei panni di un esuberante Manuel Franjo. Si vedeva che la Cuccarini era contentissima: “Non mi sento ospite, mi sento a casa”, ha dichiarato la showgirl.
La co-conduttrice Lorella Cuccarini in forma smagliante
E’ stata una serata con tante sorprese e ritorni straordinari, a cominciare dai Jalisse, diretti da Leonardo De Amicis e Beppe Vessicchio che ci provavano da 27 anni, quando vinsero con il brano Fiumi di parole, nel 1997. E poi Gigi D’Agostino che, dopo la malattia, è tornato per un dj set dalla consolle della Costa Smeralda.
I duetti sono iniziati con Sangiovanni accompagnato da Aitana
I duetti sono iniziati con Sangiovanni che, accompagnato da Aitana, in una versione spagnola, ha cantato Farfalle. L’atmosfera si è fatta subito rovente con Annalisa, che insieme a La Rappresentante di Lista hanno eseguito una vulcanica versione di Sweet Dreams degli Eurythmics, con una grande prestazione della cantante. Il bel rock è arrivato con Rose Villain, accompagnata da Gianna Nannini: un medley dei successi della rocker toscana, da Sei nell’anima a Meravigliosa creatura, che ha fatto sì che il pubblico applaudisse fragorosamente, una sorta di standing ovation.
E ancora Loredana Bertè con Venerus che ha cantato Ragazzo mio, e Donatella Rettore con La Sad che hanno eseguito una particolare e ironica Lamette. Splendida la versione di Notte prima degli esami di Antonello Venditti, eseguita da Gazzelle e Fulminacci, un trionfo della romanità.
Tante le leggende sul palco: Umberto Tozzi e Roberto Vecchioni sul palco
Tante le leggende sul palco: Umberto Tozzi ha cantato Gloria con i The Kolors e Roberto Vecchioni che ha accompagnato un emozionatissimo Alfa con il brano Sogna ragazzo sogna. Un simbolico passaggio di testimone che si è guadagnato la standing ovation del pubblico.
Chi si rivede: Pino D’Angiò ha fatto ballare tutto l’Ariston con la sua Ma quale idea, con i Bnkr44. Riccardo Cocciante ha commosso, emozionato il pubblico quando ha cantato Quando finisce un amore con Irama. Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani hanno proposto un divertente mix tra Che sia benedetta e Occidentali’s Karma. Emozione quando Filippo Timi ha citato Fabrizio De Andrè prima dell’intensa esibizione di Diodato con Jack Savoretti su Amore che vieni amore che vai.
Angelina Mango ha omaggiato il Padre con La rondine
Ma il momento più bello, più alto, più emozionante è stato quello di Angelina Mango che, accompagnata dal Quartetto d’Archi dell’Orchestra di Roma, ha cantato La rondine, brano del padre Pino, scomparso nel 2014, in modo così genuino da mettere una seria ipoteca sul podio. Ha dichiarato: “Quando ho deciso di fare un omaggio a mio padre, ho sentito subito qualcosa che mi ha fatto capire che questa canzone era quella giusta”.
Festa anche per Ricchi e Poveri che con Paola e Chiara hanno cantato Sarà perché ti amo e Mamma Maria e per Fred De Palma con gli Eiffel 65. Dargen D’Amico, con la BabelNova Orchestra, dopo aver fatto un omaggio ad Ennio Morricone, è tornato sul tema della guerra con il suo appello per il “cessate il fuoco”.
Spazi anche ai dialetti nella serata della cover
Spazio anche ai dialetti, partenopei e non, l’Ariston si è trasformato in una succursale di Napoli quando sul palco con Geolier hanno cantato i colleghi rapper Guè e Luchè, ma soprattutto Gigi D’Alessio per un perfetto medley tutto partenopeo. E poi BigMama con Gaia, La Nina e Sissi con una versione napoletana di Lady Marmalade.
Da un dialetto all’altro: Alessandra Amoroso con i Boomdabash hanno fatto conoscere il dialetto salentino; poi la Sardegna con i Tenores di Bitti, saliti sul palco, per duettare con Mahmood su Com’è profondo il mare di Lucio Dalla.
I duetti vinta da Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio
Nella Top Five di ieri sera, dove hanno votato la Sala Stampa, Televoto e Radio, hanno vinto per i duetti Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio, che non hanno incontrato il favore della platea dell’Ariston, rimasta delusa da questa vittoria. Si aspettava forse che vincesse Angelina Mango, classificatasi però al secondo posto.
Stasera, per la finale, sul palco come co-conduttore ci sarà Fiorello. Tra gli ospiti, l’étoile Roberto Bolle, Tedua, Tananai, Gigliola Cinquetti. Buona visione.
Serata record i ascolti per le cover con una media di 11.893.000 spettatori con il 67.8% di share
Gli ascolti. La prima parte della serata è stata vista, dalle 21.25 alle 23.35, da 15.531.000 spettatori, con il 65,1% di share. La seconda parte, dalle 23.38 all’1.59, è stata seguita da 8.398.000 spettatori con il 73.2% di share. Media 11.893.000 spettatori con il 67.8% di share, un vero trionfo, quasi 12 milioni, quasi un milione in più della scorsa edizione.
Giancarlo Leone