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    Categories: Spettacolo

L’unica donna per me al Golden

L’unica donna per me al Golden. In questo teatro di Roma, fino al 24 marzo, è in scena il divertente e delizioso testo di Norm Foster, L’unica donna per me.

L’unica donna per me al Golden

L’unica donna per me al Golden. In questo teatro di Roma, fino al 24 marzo, è in scena il divertente e delizioso testo di Norm Foster, L’unica donna per me, che vede protagonisti, diretti da Luigi Russo, Attilio Fontana e Clizia Fornassier, una coppia nella vita e interpreti ideali per questa pièce.

L’unica donna per me al Golden – trama

La storia vede protagonisti Pietro e Anna: lui è un pittore edile, meglio imbianchino, lei una manager culturale. Casualmente ma non tanto, almeno da parte di Pietro, un incontro voluto, la coppia s’incontra in un ristorante, all’ora di pranzo. Capiamo subito dai loro racconti che sono stati insieme, e da circa quattro anni si sono lasciati, pur essendo stati molto affiatati fra loro. Ma l’amore si sa, dopo tanta passione e complicità, può finire, come è stato per loro. Ovviamente, non vedendosi da anni, cominciano a parlare, a raccontarsi, a rivivere i momenti felici trascorsi insieme.

E così, come un album che si sfoglia, riviviamo la loro prima volta, quando si sono incontrati per caso nel negozio di un fioraio, dove lei suggerisce a lui cosa acquistare per un regalo da fare. Subito da parte di Pietro scatta l’attrazione e glielo dice immediatamente ad Anna: anche lei sembra attratta, ma non si vuole svelare, vuole lasciare l’uomo sospeso nei suoi pensieri.

Una commedia a lieto fine? Assolutamente no

Ma si piacciono. Lui le chiede il telefono, lei è titubante, ma poi glielo da. Lui non perde tempo, dopo neanche un’ora la chiama e così riviviamo il primo appuntamento – allo stadio per una partita, per non sembrare troppo romantici – a cui ne seguiranno altri, e poi pranzi di famiglia per far conoscere i parenti, la convivenza, il matrimonio.

Ci sarà un lieto fine? Assolutamente no, visto che i due si ritrovano dopo circa quattro anni, in quel ristorante a rifrequentarsi, e forse cercare di rimettere in piedi i pezzi, di un matrimonio andato in frantumi. Anna, a prescindere dal matrimonio, è sempre stata una donna che guarda ai modelli di un tempo, ma sente una forte spinta verso la libertà. Pietro è più duttile della ex moglie, più fragile; purtroppo sono due persone legate da un forte sentimento, ma profondamente incompatibili fra loro, anche se complementari.

Attilio Fontana e Clizia Fornasier coppia in scena e nella vita

Attraverso divertenti flashback, come le modifiche veloci dell’abito di scena di Anna, battute al fulmicotone sul passato, gli spettatori, come dicevamo, “rivivono” la storia d’amore di Pietro e Anna, curiosa, forse un po’ paradossale, che crea un legame empatico fra i due ex innamorati.

Una pièce con un finale inimmaginabile

L’abbiamo detto, la coppia non ha quelle affinità elettive, ciononostante si racconta con profonda ironia, un pizzico di originalità, alternando momenti di gioia, allegria, amarezza, con un finale inimmaginabile.

Uno spettacolo ben diretto da Luigi Russo

Uno spettacolo non volgare, fresco, sentimentale, con una coppia innamorata, eccezionale, sia nella vita che sul palco, due interpreti giusti per un testo moderno e divertente, dove rispecchiarsi e riflettere. L’unica donna per me, ben diretto da Luigi Russo, è uno spettacolo da vedere: quando l’amore è una tempesta, la risata è il miglior rifugio.

Giancarlo Leone

 

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro