PDF/PRINT clicca quiIntramuros alla Sala Umberto di Roma. In questo teatro capitolino, fino al 28 aprile, è in scena la pièce del drammaturgo-attore francese Alexis Michalik,intitolata Intramuros.
Intramuros alla sala Umberto di Roma
Intramuros alla Sala Umberto di Roma. In questo teatro capitolino, fino al 28 aprile, è in scena la pièce del drammaturgo-attore francese Alexis Michalik, Intramuros, che vede protagonisti 5 attori in scena tra cui Carlotta Proietti, Gianluigi Fogacci e Gianluigi Fogacci con la regia di Virginia Acqua.
Intramuros di Alexis Michalik – trama
La trama. Riccardo è un giovane regista, cui viene proposto di tenere un laboratorio teatrale in carcere. A coadiuvarlo un aiuto-regista, che poi è l’ex moglie, e un’assistente sociale. Pensa che questo laboratorio abbia molti partecipanti tra i detenuti, mentre alla fine se ne presentano solo due: Kevin e Angelo. Il primo ha una triste storia familiare, il secondo cerca di risollevarsi leggendo in cella Lettere dal carcere di Antonio Gramsci. Nonostante ciò, il regista farà di tutto per portare a termine il suo compito, che risulterà più difficile del previsto, perché metterà a nudo la vita di ciascuno di loro, farà “uscire” da ognuno di loro l’anima.
In scena 5 attori che interpretano 30 personaggi
Anche se sono solo in scena 5 attori, loro rappresenteranno ben più di 30 personaggi della vita reale, che ognuno di loro fa rivivere nel proprio ricordo. Il testo è un mix, un incastro di storie e di stati d’animo, che si susseguono in un ritmo serrato e coinvolgente, tanto che il pubblico ne rimane galvanizzato.
Agli spettatori vengono dati in pasto vari indizi, che apparentemente sembrano irrilevanti, ma indubbiamente necessitano di un’attenzione immutabile, e di un’interpretazione attiva, da parte di chi segue lo spettacolo, per comprendere la complessa vicenda.
Il testo fa emozionare e commuovere
Il testo sa coniugare teatro, vita, storie, riflessioni sullo stesso fare teatro. Il palco diventa pian piano il luogo più reale e più vero, dove tutto può accadere e ci si emoziona, ci si commuove.
Sorprendente la bravura dell’intero cast
Il finale di Intramuros non è scontato e si distingue per la sua capacità di andare oltre i confini fisici ed emotivi. Sorprende e affascina la bravura degli attori, ben guidati sotto la magistrale regia di Virginia Acqua, dove spiccano, prima fra tutti Carlotta Proietti e poi Gianluigi Fogacci, Ermenegildo Marciante, Valentina Marziali e Raffaele Proietti, che sono chiamati ad interpretare ruoli, che sfidano e arricchiscono la loro arte, rappresentando personaggi della vita reale dei detenuti e portando in scena le loro storie, con autenticità e profondità emotiva.
Intramuros è uno spettacolo imperdibile
Intramuros è uno spettacolo senz’altro da vedere, non si può perdere. Il testo scorre, è dinamico, s’incastra perfettamente e c’è la genialità dell’autore. La scrittura di Alexis Michalik si rivela un vero e proprio esercizio di stile, essenziale, preciso, capace di tenere insieme indizi apparentemente scollati, ma che poi si fondono fra loro, e tutto si capisce in una trama, densa di significati e scoperte. La trama narrativa è complessa e al contempo densa di significato. Si resta commossi, emozionati, rapiti da questa pièce, anche perché il teatro è parte della vita di ciascuno.
La pièce è un invito a riflettere sull’importanza del teatro nella vita di tutti i giorni
Intramuros non è solo una rappresentazione teatrale: è un invito a riflettere sull’importanza del teatro nella vita di tutti, anche di coloro che non si occupano professionalmente, di arte scenica.
Giancarlo Leone
