Che ci faccio qui su Rai 3. Domenico Iannacone torna dopo due anni, in prime time, con una serie in tre puntate nel profondo Sud del Paese, alla ricerca di eventuali mutamenti nella sua struttura sociale. Oltre che durante la messa in onda su Raitre, è possibile vedere Che Ci Faccio Qui, in streaming su RaiPlay e sull’app per smart tv, tablet e smartphone. Su Rai3 il ritorno di Che ci faccio qui segna 838.000 spettatori pari al 4.5%.
Che ci faccio qui su Rai 3
Che ci faccio qui su Rai 3. Ci sono storie che non finiscono mai, luoghi e volti che non dimentichiamo e che continuano a dirci qualcosa, ecco perché a volte ci assale la nostalgia di andarli a cercare. Il 30 maggio, alle 21.20, torna su Rai 3 in prima serata “Che ci faccio qui”, il programma ideato e condotto da Domenico Iannacone. Una nuova serie in tre puntate, in cui il giornalista ripercorre, a distanza di diversi anni, un viaggio nel profondo Sud del Paese, per capire se qualcosa è mutato o se tutto è rimasto come un tempo, fra gli invisibili.
Che ci faccio qui su Rai 3- condotta da Domenico Iannacone
Nella prima puntata, dal titolo “Ti vengo a cercare”, Domenico Iannacone torna in Calabria, terra dai forti contrasti, per ritessere le fila dell’esistenza di chi si batte per la dignità umana, di chi si espone, di chi resiste e di chi decide di restare.
Bartolo Mercuri, il piccolo commerciante di mobili della Piana di Gioia Tauro, con la sua associazione “Il Cenacolo” non ha mai smesso di aiutare i migranti di Rosarno. “Papà Africa”, così lo chiamano da queste parti, riporta le telecamere di “Che ci faccio qui” nella tendopoli di Rosarno, tra le pieghe di un’umanità dolente racchiusa dentro sacche di povertà estrema, per toccare con mano le condizioni disumane in cui centinaia di uomini e donne sono costretti a vivere. Come Alì, un bracciante di origini senegalesi che da anni abita in un deposito abbandonato, senza luce, né acqua, simbolo di questa schiera di invisibili.
Il viaggio narrativo di ritorno di Iannaccone fra gli Invisibile del Sud Italia è in tre puntate
Antonino De Masi, invece, continua a combattere la sua battaglia contro le cosche, protetto dall’esercito che piantona giorno e notte la sua azienda nel porto di Gioia Tauro. Scortato da anni, insieme alla famiglia costretta a vivere al Nord in un luogo protetto, l’imprenditore calabrese sta pagando a caro prezzo, la scelta di denunciare la ‘ndrangheta, senza mai arretrare, senza mai cedere al ricatto. Il suo imperativo è resistere. Oggi Antonino non è più solo come un tempo, con lui c’è il figlio Giuseppe che ha deciso di tornare in Calabria per lottare al suo fianco. Una scelta difficile e coraggiosa, che racchiude in sé il senso profondo di legalità di questa famiglia, che non si è mai piegata alle logiche della criminalità, anche a costo di sacrificare la propria vita.
Negli ultimi due anni Iannaccone ha mantenuto il suo racconto vivo a teatro
“Dopo due anni e mezzo – dice il giornalista- riallaccio la trama del mio racconto, per capire dove è andato il paese in questo tempo“. “In questi due anni di assenza ho cercato di mantenere in vita il mio modello di racconto a teatro – ricorda il conduttore all’Ansa -. Ho pensato che il palco potesse darmi maggiore libertà di movimento. Poi ho avuto offerte per andare in altre tv, ma la mia casa è il servizio pubblico. Ho aspettato che mi richiamasse, perché penso di aver raccontato storie con quell’onestà che solo il servizio pubblico può garantire. Ho 62 anni, 20 anni passati a Rai3, e vorrei chiudere la mia carriera qui e non altrove“.
Gli ascolti della prima puntata
Su Rai3 il ritorno di Che ci faccio qui segna 838.000 spettatori pari al 4.5%.
Buona visione!
Redazione