LUMIERE all’Altrove Teatro Studio di Roma. Solo per una sera, in questo teatro, ma probabilmente verrà riproposta nella prossima stagione teatrale 2024-2025, nonché un breve tour estivo in giro per l’Italia, questa favola dolceamara e ironica, Lumière, un atto unico scritto da Paolo Logli con la regia di Francesco Sala.
LUMIERE all’Altrove Teatro Studio di Roma
LUMIERE all’Altrove Teatro Studio di Roma. Solo per una sera, in questo teatro, ma probabilmente verrà riproposta nella prossima stagione teatrale 2024-2025, nonché un breve tour estivo in giro per l’Italia, questa favola dolceamara e ironica, Lumière, un atto unico scritto da Paolo Logli con la regia di Francesco Sala, che ha visto protagonisti Claudia Campagnola e Blas Roca Rey.
LUMIERE – trama
I due protagonisti, Claudia e Marco, sono due coinquilini che vivono in una stessa casa divisa solo da una parte, la cui chiave l’ha solo Claudia. Due vicini di casa intrappolati in una assurda convivenza, che ormai dura da cinque anni, una convivenza permeata di incomunicabilità e incomprensione, paura di uscire da casa per antichi traumi, forse legati al Covid.
Claudia, infatti, non esce più di casa da tanto, troppo tempo, tanto che svolge il suo lavoro di call girl dal suo appartamento. Ormai, dopo anni che la coppia si parla attraverso una porta, per Marco la donna è diventata un oggetto del desiderio. Lei dialoga con lui, cercano sempre più di conoscersi, di mettere a fuoco i loro caratteri, le loro paure, i loro desideri, fino a che Claudia ammette che sta per sposare Lumière.
LUMIERE uno spettacolo con una sapiente regia
Certo Marco non la prende molto bene: ormai quella donna la cominciava a sentire sua, avrebbe voluto vivere con lei il resto della vita, ma finalmente succede quello che lui ormai non si aspettava più: quella porta si apre e i due si possono conoscere personalmente. Si guardano, si studiano, finalmente possono parlare a tu per tu senza quella porta che li separava.
La pièce vede come protagonisti Claudia Campagnola e Blas Roca Rey
Sembrano attratti l’uno per l’altra, si abbracciano, si baciano, evviva. E Lumière che Claudia doveva sposare? Che fine ha fatto? Lo lascia? Non lo ama più? Sembra di trovarci di fronte, anzi siamo di fronte, al teatro dell’assurdo, che può ricordare quello di Ionesco.
Lumière altro non è che un…. Lampadario, con il quale Claudia parla, discute, fa discorsi logici come se quell’oggetto inanimato fosse veramente una persona. L’incomunicabilità sparisce e probabilmente i due intraprenderanno un nuovo percorso di vita.
Lo spettacolo è scandito dai brani del cantautore Antonio Carluccio
La storia di Claudia e Marco, è scandita dai brani del cantautore Antonio Carluccio, che suona sul palco con i musicisti Stefano Profazi (chitarra) e Matteo Carlini (contrabbasso), evidenziando ancora di più le emozioni e creando un’atmosfera appassionante e galvanizzante perché le sue canzoni sono una storia a parte, trattando sempre l’incomunicabilità.
Ottimi i due protagonisti in scena
Se capiterà di vedere prossimamente in estate lo spettacolo, di poco più di un’ora, non perdetelo: potrete assistere alle magistrali performance di due grandi attori come Claudia Campagnola, che ogni volta ci stupisce sempre più per le sue recitazioni in cui ben si compenetra nei ruoli che interpreta, e Blas Roca Rey che non è da meno, dimostrandosi un ottimo protagonista.
Giancarlo Leone