Incontro con Stefano Fresi interprete di Kostas Carlitos. Da giovedì 12 settembre, in prima serata su Rai1, l’attore dà vita ad un burbero commissario della sezione Omicidi di Atene. In quattro episodi, risolverà intricati delitti. Visum lo ha intervistato.
Incontro con Stefano Fresi interprete di Kostas Carlitos
Incontro con Stefano Fresi interprete di Kostas Carlitos. Da giovedì 12 settembre, in prima serata su Rai1, l’attore dà vita ad un burbero commissario della sezione Omicidi di Atene. Fanno parte del cast anche Maria Chiara Centorami, Blu Yoshimi e Francesca Inaudi. Il commissario Kostas Charitos è un personaggio inventato dallo scrittore Petros Markaris. Nato in Turchia da padre armeno e madre greca, sceneggiatore e autore teatrale, ha dedicato al commissario 18 tra romanzi e racconti fin dal 1995. La serie si svolge in Grecia nel 2009, durante la grave crisi economica. Con l’occasione abbiamo intervistato l’attore Stefano Fresi, protagonista di questa nuova serie, Kostas.
Stefano, come ti senti prima di questo nuovo debutto televisivo?
“Beh, devo dire che sono già agitato ancor prima di cominciare. Questo è il mio primo ruolo da protagonista importante per la Rai. Sono contento, ma nello stesso tempo emozionato, per non dire preoccupato, perché è pur sempre un debutto. Questa è l’ennesima serie ‘crime’, speriamo che il pubblico l’apprezzi”.
Descrivi il tuo personaggio. Come è questo Kostas?
“Kostas Charitos è a capo della sezione Omicidi di Atene. E’ burbero, schietto, caparbio e ostinato. Adora molto mangiare, si vede dalla stazza!!! Da 25 anni è sposato con Adriana, che gli cucina i suoi piatti preferiti: i gemistà, che sono pomodori e peperoni ripieni e il souvlaki, che sono spiedini di carne. Lui e Adriana hanno una figlia, Caterina, di 20 anni, studentessa in Legge, che lui adora e protegge. La sua passione sono i dizionari, che sfoglia di continuo, forse per colmare le sue lacune, o forse perché qualche altra storia, potrebbe distrarlo dal caso da risolvere”.
Ti somiglia Kostas o siamo agli antipodi?
“No, hai detto bene, io e Kostas siamo agli antipodi: io non sono burbero, sono molto diplomatico, quando dico le cose evito di fare figuracce, cosa che Kostas non fa. Forse ci accomuna la cucina, amo molto cucinare. Il mio piatto forte: spaghetti alle vongole”.
Kostas è stato definito il Montalbano ateniese. E’ così?
“Come per Il commissario Montalbano, la serie Kostas è prodotta da Palomar e il protagonista, guarda caso, è un altro commissario. Ci auguriamo che abbia lo stesso successo. Una chicca: fu proprio Andrea Camilleri, a presentare lo scrittore Markaris al produttore Carlo Degli Esposti”.
So che sei un lettore appassionato di gialli. Confermi?
“Sì, è vero: i gialli e i ‘crime’ mi piacciono moltissimo. Pensa, che mi hanno proposto di registrare 40 audiolibri sul Commissario Maigret di George Simenon, altro famoso commissario interpretato da quel magistrale attore che fu Gino Cervi. Magari ora mi proporranno altri audiolibri, quelli di Markaris”.
Markaris ha scritto ben 18 libri su Kostas. Prevedi che dopo questi quattro episodi ne seguiranno degli altri?
“Markaris so che sta continuando a scrivere, ed io spero di poter fare altri episodi. Ma il giudizio sovrano, sarà quello degli spettatori. Vediamo come risponderanno, intanto, a questi primi quattro episodi”.
Lo scorso 16 luglio hai compiuto 50 anni. Un bel traguardo!!!
“Sì, sì ma per me è cominciato il declino. No, sto scherzando, non si può essere vecchi a 50 anni. Mi sento molto bene, sto attraversando un periodo felice della mia vita”.
Meglio così. Ringraziamo Stefano Fresi per averci concesso pochi minuti per questa intervista. E adesso tutti davanti la tv giovedì sera, a vedere il primo episodio di Kostas. In bocca al lupo a tutto il cast.
Giancarlo Leone